Politecnico di Torino, protesta dei lavoratori all'inaugurazione dell'Anno Accademico
Assemblea dei lavoratori contro il taglio al Fondo Finanziamento Ordinario e per una seria riforma dell'università pubblica.
La RSU del Politecnico di Torino, in occasione dell'inaugurazione dell'Anno Accademico 2009/2010, ha convocato un'Assemblea ed ha chiamato alla mobilitazione tutti i lavoratori per:
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rispondere all'attacco a diritti e salario portato dalla cosiddetta Legge Brunetta,
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esprimere forte preoccupazione e contrarietà rispetto ai tagli all'FFO e al DDL Gelmini,
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chiedere una riforma seria che ampli gli spazi di partecipazione e salvaguardi il carattere Pubblico dell'Università,
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chiedere l'apertura di un vero tavolo di trattativa per i precari della ricerca del nostro Ateneo.
L'Assemblea convocata nell'aula 12 ha visto una buona partecipazione di studenti, personale tecnico, amministrativo e bibliotecario, precari della ricerca: tutti insieme si deciso di proseguire l'Assemblea nell'atrio della Sala del Consiglio di Facoltà, sottostante l'Aula Magna in cui era peraltro anche previsto il collegamento audio e video con l'inaugurazione.
L'ingresso alla Sala Consiglio di Facoltà è stato inizialmente impedito dalle forze dell'ordine. Dopo alcuni minuti di tensione, con le ormai consuete ruvidità delle forze dell'ordine e con la conseguente forte protesta di lavoratori e studenti, è stato finalmente "concesso" l'ingresso alla Sala Consiglio di Facoltà.
I precari della ricerca hanno parlato con diversi giornalisti spiegando la situazione e consegnando loro un comunicato stampa sul tavolo di concertazione. Gli studenti non hanno rinunciato a prendere la parola in un Ateneo sempre più ridotto nella propria capacità democratica e con una mossa diversiva sono riusciti ad entrare nell'Aula magna, che era stata loro vietata per "motivi organizzativi", e così tutti hanno potuto ascoltare la protesta contro il DDL Gelmini.
Torino 12 novembre 2009
RSU Politecnico di Torino
Coordinamento Precari Università FLC CGIL Piemonte
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Un tavolo di concertazione per la valorizzazione professionale dei ricercatori non strutturati del Politecnico di Torino
Il Rettore del Politecnico di Torino, i rappresentanti dei Precari della Ricerca e la FLC-CGIL Piemonte hanno concordato di istituire un tavolo di concertazione per affrontare le problematiche dei ricercatori non strutturati del Politecnico di Torino.
In un incontro con il Rettore, il Prorettore e il Direttore Amministrativo, avvenuto il 16 ottobre 2009, si è convenuto che occorrerà trovare soluzioni adeguate affinché il patrimonio umano e professionale che l'Ateneo ha costruito nel corso degli anni non vada disperso.
La delegazione composta dai delegati del Coordinamento Precari della ricerca e dalla FLC-CGIL Piemonte ha formalizzato le proprie richieste, che sono sintetizzate nel documento allegato.
L'istituzione del tavolo di concertazione sarà comunicata dal Rettore al Senato Accademico del 21 ottobre 2009 e il tavolo sarà convocato nei giorni immediatamente successivi.
Per il Coordinamento Precari della Ricerca Francesca Filippi (rappresentante) |
Per il Politecnico di Torino Il Pro-Rettore Marco Gilli |
Per la FLC-CGIL Piemonte |
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Sintesi delle richieste formulate dai delegati del Coordinamento Precari della ricerca e dalla FLC-CGIL, basate sul documento "Analisi, proposte e richieste ..." (n. prot. 4219 del 09.03.2009 e 4361 del 10/03/2009) e sulla piattaforma sui precari della ricerca e della docenza universitaria della FLC-CGIL.
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apertura di un tavolo di crisi regionale per rispondere con misure straordinarie alla grave emergenza occupazionale che coinvolge l'intero sistema universitario piemontese, allo scopo primario di introdurre una moratoria sulla risoluzione del rapporto di lavoro dei precari della ricerca per la conclusione del contratto e di reperire risorse finanziare tali da mettere in atto misure concrete da usare quali ammortizzatori sociali per una categoria di lavoratori che ne è sprovvista;
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segnalare a livello nazionale lo stato di crisi, richiedendo ufficialmente l'apertura di una fase di reclutamento straordinario nazionale e l'eliminazione di quei vincoli di legge (quali il computo nel turn-over dei Ricercatori a Tempo Determinato - c.d. Moratti, legge 230/2005 - i limiti di età sui bandi di concorso/progetto) che rendono impraticabile la gestione del transitorio e il passaggio ad un sistema più razionale di reclutamento;
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concordare con il sindacato e i rappresentanti dei precari interventi immediati mirati su diritti e benefit, tra cui:
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diritto al compenso, adeguamenti salariali e regolarità nei pagamenti;
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trattamento uniforme sugli aspetti di gestione della didattica, contributi pensionistici, sospensione retribuita per malattia o infortunio, diritto e sostegno alla maternità/paternità con le modalità previste per il personale dipendente;
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riconoscimento della titolarità dei corsi per gli assegnisti in tutte le facoltà dell'ateneo e uniformazione dei trattamenti relativi all'attività didattica;
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rappresentanza negli organi di governo;
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accesso ai documenti di ateneo;
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tessera mensa;
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contributo per abbonamenti GTT;
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istituzione di un ufficio interno di "Job placement" per personale ad alta qualificazione professionale.
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