INFN: non rispettati gli accordi per nuove sedi adeguate al servizio di progettazione meccanica. Protesta a Torino
All’INFN sezione di Torino mancano sedi adeguate al lavoro di progettazione e ricerca. La direzione non rispetta gli accordi con la RSU.
A cura della FLC CGIL Piemonte Sett. Ricerca e RSU INFN Sez. Torino
Dove sono gli uffici del Servizio di Progettazione Meccanica?
Da 2 anni questa è la domanda che i tecnici del servizio di progettazione meccanica della Sezione INFN di Torino rivolgono, attraverso i loro rappresentanti, alla Direzione.
Per chiarire la vicenda bisogna tornare indietro di una decina d’anni, quando il Direttore della Sezione in carica in quel periodo decise di trasferire il Laboratorio Tecnologico dell’INFN da via Settecomuni 56 in una nuova sede, da realizzare presso l’area della ricerca di Strada delle Cacce 73.
Il Laboratorio Tecnologico della Sezione INFN situato presso la vecchia sede in via Settecomuni 56 era composto da laboratori, (meccanica, aree di assemblaggio, camere pulite) uffici per i progettisti e locali pertinenti al funzionamento dell’intero Laboratorio per un totale di circa 3500 m^2.
Ritenendo tali spazi eccessivi per le future esigenze della Sezione fu presa la decisione di ridurli purtroppo, come si è dimostrato oggi, eccessivamente.
Nessuna riduzione poteva però implicare l’eliminazione degli uffici per i progettisti e i tecnologi del Servizio di Progettazione Meccanica!
Ma, agendo in maniera pressoché, unilaterale, la Direzione decise di non costruire gli uffici necessari al Servizio di Progettazione Meccanica decidendo, in alternativa ed in accordo con il CNR, di utilizzare (dietro pagamento di un canone) alcuni uffici della Palazzina d’Area del CNR.
In tal modo, con la benedizione dei vertici INFN e CNR, e con il parere contrario della RSU che chiedeva anche la costruzione degli uffici, fu redatto ed approvato il progetto del nuovo Laboratorio Tecnologico dell’INFN.
Avuto in consegna l’edificio nuovo, e appena iniziato il trasferimento, fu chiesto all’attuale Dirigenza di attivarsi presso il CNR al fine di avere i locali per il Servizio di Progettazione Meccanica; ottenendo una serie di rinvii fino ad arrivare a dire, senza fornire evidenze documentali, che il CNR “rifiuta” di mantenere gli impegni presi con l’INFN il quale aveva, tra le altre cose, speso una discreta cifra per collegare il nuovo edificio con gli uffici (preesistenti) del CNR.
La soluzione proposta dall’attuale Direzione è la sistemazione provvisoria (fino a quale data?) dell’Ufficio di Progettazione presso alcuni locali di un vecchio (prima metà anni 50) edificio, di proprietà dell’INRiM, che necessita però di alcuni costosi e, probabilmente, non esaustivi interventi.
A questo punto i dipendenti della sezione, i loro Rappresentanti e chiunque voglia fare un semplice ragionamento, si chiede: “Come è possibile che un impegno formalizzato in un progetto approvato dai vertici di entrambi gli Enti venga clamorosamente disatteso?”
Poiché l’impegno a suo tempo preso dalla Direzione davanti ai dipendenti del Laboratorio Tecnologico, alla Sezione ed ai suoi Rappresentanti è stato quello di prendere in uso gli uffici del CNR, la RSU e la FLC CGIL Piemonte chiedono che questo impegno venga mantenuto.
La vicenda brevemente descritta, vista in un’ottica più generale, può senz’altro essere un esempio delle implicazioni che si hanno quando le decisioni su temi che riguardano l’organizzazione del lavoro vengono prese dalla sola parte datoriale, come purtroppo prevede l’attuale normativa.
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