Precari Università: al politecnico di Torino occupato il rettorato
Comunicato dell’assemblea dei precari della ricerca del Politecnico di Torino e della FLC Piemonte.
I precari della ricerca del Politecnico di Torino hanno occupato pacificamente il Rettorato, chiedendo l'apertura di un tavolo di trattative con la delegazione di parte pubblica. La gravissima situazione dell'università con i pesanti tagli contenuti nella legge 133 e confermati nel dl 180 si sta ripercuotendo pesantemente sulla condizione già difficile dei lavoratori precari professionalità elevatissime sulla cui formazione il nostro paese ha investito che rischiano di perdere non solo la prospettiva di entrare in ruolo ma anche quella del lavoro.
Come FLC e rete dei precari abbiamo presentato una piattaforma su cui chiediamo l'apertura di un confronto autentico con i vertici del politecnico.
Segue il comunicato dell'assemblea dei precari e della FLC.
Roma, 17 febbraio 2009
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ASSEMBLEA DEI PRECARI DELLA RICERCA DEL POLITECNICO
A fronte di una situazione insostenibile di precariato della ricerca all'interno del Politecnico
In assenza di risposte concrete da parte dell'Amministrazione che dimostra un disinteresse e un disimpegno pressoché totali, nei confronti di professionalità anche decennali, per le quali prospetta un futuro da disoccupate/i, non per questioni meritocratiche, ma per meri vincoli di bilancio.
I precari della ricerca del Politecnico di Torino non accettano passivamente di essere trattati come carta straccia, dichiarano stato di agitazione e si mobilitano per attuare ogni forma di contrasto al muro di gomma eretto dall'Amministrazione del Politecnico, che col suo atteggiamento passivo si rende complice dell'azione distruttiva del Governo.
In data odierna i precari hanno occupato pacificamente il Rettorato, chiedendo l'apertura di un tavolo di trattative con la delegazione di parte pubblica, con i rappresentanti dei precari e il sindacato, per affrontare l'emergenza e per stabilire le strategie di uscita da una situazione non più sostenibile, che vede al Politecnico più di 600 precari della ricerca, almeno altrettanti dottorandi di ricerca, a fronte di un personale docente di circa 850 unità.
Non devono essere i precari della ricerca a pagare i tagli dei finanziamenti pubblici alle università.
Si chiede che il Politecnico si faccia parte attiva nei confronti del Governo e della Regione, perché la drammatica situazione di posti di lavoro ad alta professionalità, che rischiano di andare persi dall'oggi al domani, sia oggetto di provvedimenti urgenti e seri, che mirino alla strutturazione dei contratti di lavoro, e che fermino la marea di nuovo precariato che ogni giorno viene aggiunto.
Torino, 17 Febbraio 2009
L'Assemblea dei precari della ricerca del Politecnico di Torino FLC CGIL Piemonte
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