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Una Formazione professionale adeguata per il Molise

Il resoconto del convegno regionale del 21 ottobre 2013.

22/10/2013
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A cura della FLC CGIL Molise

Nel Convegno regionale che si è tenuto a Campobasso  il 21 ottobre scorso si sono discussi i temi riguardanti le proposte della FLC CGIL in merito al sistema formativo regionale.

Ha introdotto i lavori il segretario regionale  della FLC CGIL, Sergio Sorella che ha illustrato le ragioni del convegno ricordando che in Regione manca un sistema della formazione professionale autonomo e professionalizzante capace di dialogare con il sistema pubblico d’istruzione.

Poi, Carmine Cirella ha illustrato le proposte specifiche della FLC CGIL ricordando, in premessa, che il sistema di formazione professionale regionale ha dipendenza quasi totale dai fondi strutturali; il quadro normativo regionale (e nazionale) è frammentato, obsoleto, inapplicato; la programmazione è autoreferenziale e formalistica; il governo del sistema è accentrato in capo alla regione  e di conseguenza non c’è un partenariato istituzionale; le strutture formative hanno una missione sociale opaca, una disponibilità di risorse proprie, economiche e professionali, indefinibile sulla base di un accreditamento debole, sbilanciato sulle strutture fisiche rispetto alla capacità formativa; i lavoratori e i formatori impegnati nelle attività formative restano in balia dell'anonimato professionale, della pressione clientelare, delle ristrettezze economiche e sociale.

La proposta della FLC CGIL, ha proseguito Cirella, prevede: un Sistema di  Analisi dei Fabbisogni professionali; un Sistema Permanente di Orientamento professionale integrato con un sistema permanente di Orientamento Scolastico e Lavorativo; un Sistema Informativo e la Valutazione dei risultati d’impatto delle politiche e dei programmi; un Sistema di Monitoraggio che dia in tempo reale il quadro della situazione in atto sull’attuazione dei programmi per contribuire a correggere in itinere gli scostamenti; il sostegno, anche formativo, del partenariato sociale come risorsa e garanzia di trasparenza e di democrazia, ma anche di competenza ed esperienza; il riassetto delle strutture formative da accreditare; una politica del personale come asse prioritario di intervento per il cambiamento del sistema basato sulla valorizzazione professionale e la gratificazione sociale ed economica; un sistema di qualificazione e certificazione delle competenze acquisite spendibile e riconoscibile in contesti sociali diversi, nazionali ed europei.

Ha portato il proprio saluto al convegno il futuro rettore di UniMol, Gianmaria Palmieri.

Si sono ascoltate le testimonianze di due operatori della formazione professionale, Nadia Iarocci  ed Angela Palange; i contributi di due rappresentanti di enti di formazione Biagio Testa e Patrizia Santella, del giovane Andrea Ventolo, e della responsabile del settore per le P.M.I. Stefania Iosue. E’ intervenuto l’assessore regionale alla Formazione professionale Michele Petraroia che ha assunto l’impegno, nella logica della programmazione e della progettualità, di far proprie le proposte della FLC CGIL.

Ha concluso i lavori il segretario generale della CGIL Molise, Sandro Del Fattore il quale ha tracciato un percorso operativo di obiettivi significativi da raggiungere pensando alla specificità del nostro territorio ed alle sue vocazioni  ambientali e produttive e individuando le fonti da cui attingere le risorse da utilizzare.

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