Mancano direttori dei servizi generali amministrativi (DSGA): a Bergamo e in provincia otto istituti bloccati in bilanci e possibilità di spesa
La FLC CGIL provinciale parla di una “vera e propria interruzione di pubblico servizio” e lancia un appello a tutti i parlamentari eletti nella provincia.
A cura della FLC CGIL di Bergamo
Bergamo, mercoledì 24 ottobre 2018
“Mancano Direttori dei Servizi Generali Amministrativi (DSGA) a Bergamo come, in generale, nelle scuole lombarde: la situazione è grave già da anni, ma ormai è diventata drammatica”. Così, oggi, Elena Bernardini, segretario generale della FLC CGIL di Bergamo, denuncia la condizione di quegli istituti scolastici “che, a due mesi dall’inizio delle attività, non possono pagare il dovuto a fornitori e supplenti, stipulare assicurazioni, gestire piani di diritto allo studio e progetti, ricevere finanziamenti, perché per ogni operazione economica serve la firma congiunta di Dirigente Scolastico e Direttore dei Servizi Generali Amministrativi”.
La carenza di titolari DSGA, quest’anno a fine estate, riguardava 485 scuole in Lombardia. Nella sola provincia di Bergamo a settembre coinvolgeva più della metà delle scuole: 79 su 141. Nelle scorse settimane si è trovato un certo numero di sostituti ma oggi 8 scuole sono ancora senza personale che svolga le funzioni di DSGA. Si tratta degli istituti Comprensivi di Treviolo, Caravaggio, Muzio di Bergamo, Cologno al Serio, Martinengo e Gorle, più il CPA di Bergamo e il Liceo Amaldi di Alzano.
Il sindacato scuola CGIL parla di una “vera e propria interruzione di pubblico servizio” e lancia un appello a tutti i parlamentari eletti nella nostra provincia, affinché intervengano per portare all’attenzione del Ministro e del Governo la necessità di un provvedimento urgente, in deroga alle norme ordinarie, per salvare queste scuole dalla paralisi. Contemporaneamente – chiede il sindacato - deve essere avviata la procedura concorsuale che preveda il giusto riconoscimento degli incaricati facenti funzioni.
“La legge non permette altra soluzione che l’assunzione di nuovi DSGA tramite concorso” spiega Bernardini. “Ma non c’è un concorso da almeno 15 anni e tutte le graduatorie sono da tempo esaurite. La Legge Finanziaria del precedente governo aveva finalmente previsto il concorso, ma ad oggi non se ne sa ancora nulla. Per questa figura non sono previste supplenze e non ci sono graduatorie a questo scopo, non sono neppure previste reggenze (come invece per i Dirigenti scolastici). Non sono possibili nomine d’ufficio o ordini di servizio da parte del Dirigente Scolastico nei confronti degli Assistenti Amministrativi che non se la sentono di svolgere tale funzione superiore”.
Quella con cui hanno a che fare oggi le scuole è una specie di “gabbia” normativa che non permette altra soluzione che l’utilizzo annuale di Assistenti Amministrativi disponibili a coprire la funzione di DSGA. Ma ormai tutti gli Assistenti Amministrativi disponibili non bastano a coprire i posti vacanti.
Ci sono poi Assistenti Amministrativi che svolgono questo incarico su posti vacanti da otto-dieci anni. “Questa soluzione è già una forzatura, perché il contratto aveva previsto l’accesso selettivo (corso con esami) alla cosiddetta seconda posizione economica, una integrazione allo stipendio di 1800 euro annue, per chi era disponibile alle semplici sostituzioni in caso di assenza del titolare. L’incarico viene confermato ogni anno senza alcun riconoscimento nella carriera e, paradossalmente, agli AA con più anzianità di servizio viene pure decurtato il beneficio economico dei 1800 euro perché il loro stipendio attuale è riparametrato su quello iniziale del DSGA. Per questo chiediamo ascolto anche per un altro appello: è doveroso consentire a chi sta svolgendo questo incarico e ha acquisito preziose competenze sul campo di partecipare con un percorso riservato al concorso che va bandito al più presto. È urgente che il Ministero intervenga e autorizzi in via straordinaria la copertura delle scuole, anche tramite reggenza da parte di DSGA titolari di altra scuola (se disponibili), assegnando risorse specifiche per retribuire la reggenza. È necessario che gli uffici scolastici territoriali siano autorizzati ad attivare un supporto alle scuole che si trovano nella condizione di non poter effettuare alcuna forma di pagamento, a partire dallo stipendio dei supplenti”.
Da tempo la FLC CGIL ha lanciato l’allarme, facendo pressioni sull’Ufficio Scolastico Regionale e sul ministero “Il segretario regionale FLC Tobia Sertori ha trovato ascolto nella Dirigente regionale” ha spiegato, infine, Bernardini. “La FLC nazionale attraverso una interlocuzione col gabinetto del MIUR propone un’intesa temporanea (in attesa dell’espletamento del concorso da bandire quanto prima) ai fini dell’individuazione, in via straordinaria, di incaricati esterni”.
Francesca Ghirardelli
Ufficio Comunicazione CGIL Bergamo
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