La Camera del Lavoro di Genova intitola la sezione ANPI ad Adriano Bertolini

È intitolata ad Adriano Bertolini la neo nata sezione dell’Anpi della Camera del Lavoro di Genova. Se ne parlava da diversi mesi e lo scorso 28 aprile, in una affollata riunione nella sede della Cgil genovese, si sono gettate le basi per una nuova e bella avventura resistente: appena annunciata la sezione conta infatti oltre 50 iscritti.

Nell’incontro il Presidente Provinciale Anpi Massimo Bisca ha ricordato lo stretto legame tra il lavoro e la Resistenza. Genova, città Medaglia d’Oro, è stata uno dei grandi poli dove i lavoratori hanno avuto il coraggio di scioperare contro la guerra (1943) e dove hanno subito uno dei più pesanti rastrellamenti a livello nazionale (1944). Ecco perché è importante che una Organizzazione come la Cgil, che con i propri militanti fu parte attiva della Resistenza, si assuma il compito di mantenere vivi quella memoria e quegli insegnamenti e tramandarli alle generazioni future. Ed è quanto, ad esempio, fa Bisca ogni anno, partecipando al corso Athena, il progetto di formazione della Camera del Lavoro di Genova rivolto ai nuovi delegati ai quali viene dedicata una lezione su Costituzione e lotte che hanno portato alla Liberazione.
È importante attualizzare il rapporto tra la memoria di quei giorni, gli ideali che mossero quei giovani che volevano liberare l’Italia e contemporaneamente costruire un futuro basato sui diritti che invece i recenti provvedimenti legislativi hanno cancellato, riportandoci indietro di oltre 45 anni.

La neo nata sezione è stata intitolata all’amico e compagno Adriano Bertolini scomparso lo scorso ottobre a soli 53 anni. Adriano Bertolini è stato Segretario generale della Federazione Lavoratori conoscenza della Cgil di Genova e della Liguria. Bertolini era membro della Tavola Valdese ed apprezzato e stimato dirigente Cgil. Docente di scuola secondaria superiore si avvicina presto al sindacato e prima da delegato e poi da Segretario Generale della categoria regionale, anche nella malattia è riuscito ad esprimere le sue grandi doti di uomo tenace e di grande dignità riuscendo ad infondere serenità e coraggio a tutti, nonostante il doloroso percorso che lo ha accompagnato nei mesi della malattia. Ecco perché la nuova sezione, che conta già 50 iscritti, sarà a lui dedicata. E poi c’è anche la bandiera: un originale tricolore ricamato a mano dalle mogli dei lavoratori Siac, una delle fabbriche più colpite dalla deportazione.