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Università Tor Vergata: ennesimo attacco dei revisori alla contrattazione di ateneo

Il collegio dei revisori dei conti non ha certificato il contratto integrativo sottoscritto a fine luglio. La FLC CGIL, che ha condannato la decisione, intende intraprendere azioni anche di carattere legale a tutela della contrattazione e dei lavoratori.

04/11/2016
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A cura della FLC CGIL Tor Vergata ed FLC CGIL Roma e Lazio 

Il 3 novembre 2016 si è svolta la riunione di contrattazione integrativa con all’ordine del giorno la discussione della revisione di 2 regolamenti, c/terzi e telelavoro.

Ad inizio riunione il Direttore Generale ha comunicato la mancata certificazione da parte del collegio dei revisori dei conti del contratto integrativo sottoscritto a fine luglio

A tal proposito, con la nota a verbale che abbiamo consegnato, come FLC CGIL abbiamo inteso esprimere tutta la nostra preoccupazione circa lo svolgimento delle relazioni sindacali e nel contempo condannare nel merito e nel metodo la decisione del collegio dei revisori dei conti, riservandoci al tempo stesso di intraprendere anche azioni di carattere legale a tutela della contrattazione e dei lavoratori. 

Nel merito del rilievo posto dai revisori, ricordiamo che l’esclusione di una parte dell’IMA (quella fissata al 2010 per un totale di circa un milione e cinquecentomila euro su un totale di 2,5 milioni di euro)  da qualsivoglia valutazione era già da considerarsi il frutto di un compromesso tra la nostra posizione, che fa riferimento al vigente CCNL che non prevede alcuna valutazione e quella di chi sosteneva che con la legge “Brunetta” la valutazione era da considerarsi obbligatoria: la data dell’importo dell’IMA  fissato al 2010 è infatti riferita al fatto che gli accordi integrativi dal 1 gennaio 2011 si sarebbero dovuti adeguare alle nuove norme.

Per quanto riguarda il metodo, riteniamo inaccettabile che il collegio dei revisori dei conti possa esprimere un tale parere a ben tre mesi di distanza dalla sottoscrizione dell’accordo integrativo (27 luglio 2016), ignorando, proprio loro, l’obbligo che prevede che i pareri vengano espressi entro 15 giorni. È del tutto evidente che se non si fa rispettare un limite temporale, qualsivoglia accordo sottoscritto potrà essere considerato provvisorio a tempo indefinito, rendendo la contrattazione (e le retribuzioni dei lavoratori) ostaggio dell’umore del revisore di turno.

Successivamente la riunione ha preso in esame la revisione del regolamento conto terzi.  L’Amministrazione ha proposto un testo contenente diverse modifiche al regolamento attuale, sulle quali ci siamo riservati un’attenta analisi prima di esprimere un nostro parere ed eventuali richieste di modifica. 

Per quanto riguarda il regolamento sul telelavoro, è stato approvato con alcune modifiche proposte dal CUG e siamo quindi in attesa che venga deliberato nella prossima riunione del CdA. 

Tra le varie ed eventuali l’Amministrazione ha comunicato che entro breve si darà seguito ad alcune richieste di trasferimento che sono state prese in esame dalla commissione mobilità nella riunione del 4 ottobre 2016. A riguardo esprimiamo soddisfazione sul fatto che con l’effettiva entrata in vigore del regolamento mobilità si possa finalmente avere sul tema trasferimenti un po’ di trasparenza. Ci sono ancora in atto alcune polemiche a riguardo e sicuramente, ci rendiamo conto, con il regolamento mobilità non si risolveranno tutti i problemi, ma alcune prese di posizione sono strumentali: ci rendiamo però conto che chi per anni ha osteggiato il regolamento e solo fino a qualche mese fa bussava e otteneva, avrà bisogno di un po’ di tempo per abituarsi…

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