Impatto devastante del DL 112/08 sulla scuola statale dell'Emilia Romagna
Comunicato stampa FLC Cgil, CISL Scuola e UIL Scuola per denunciare gli effetti perversi del Decreto Legge 112/08 sulla scuola.
Comunicato stampa
FLC Cgil - CISL Scuola - UIL Scuola
Impatto devastante del Decreto Legge 112/2008 sulla scuola statale dell’Emilia Romagna
L’applicazione del D.L. 112/2008, che prevede all’articolo 64 un taglio pesantissimo degli organici della scuola statale in tre anni, 100.000 docenti e circa 50.000 personale ATA (17%), con l’obiettivo di derivare per il bilancio dello Stato economie lorde di spesa, non inferiori a 456 milioni di euro per l’anno 2009, a 1.650 milioni di euro per l’anno 2010, a 2.538 milioni di euro per l’anno 2011 e a 3.188 milioni di euro a decorrere dall’anno 2012, con un risparmio totale minimo di 7.822 Euro in tre anni, avrà un impatto devastante sulla qualità della scuola statale nel nostro paese.
E questo nonostante che proprio al primo comma dello stesso articolo del D.L. 112 si affermi cheil tutto è proposto:
“ Ai fini di una migliore qualificazione dei servizi scolastici e di una piena valorizzazione professionale del personale docente, a decorrere dall’anno scolastico 2009/2010, sono adottati interventi e misure volti ad incrementare, gradualmente, di un punto il rapporto alunni/docente, da realizzare comunque entro l’anno scolastico 2011/2012”
Come possa derivare una qualificazionedella scuola ed una valorizzazione professionale del personale docente da tutto ciò, non è dato capire!
La situazione che si determinerebbe nella nostra regione, dal punto di vista degli organici, nell’ipotesi di un taglio omogeneo su tutto il territorio nazionale, viene descritta nella tabella seguente. Il tutto è suddiviso in tre colonne, per rappresentare le differenze negative dall’O.D. del 2007-2008, dall’O.F. dello stesso anno e dall’O.D. 2008-2009. Si deve tener conto che nella nostra regione la crescita della popolazione studentesca, sommando tutti gli ordini di scuola,è di circa 10.000 studenti ogni anno e dunque la situazione sarà anche peggiore di quanto rappresentato in tabella.
Impatto D.L. 112/2008 sulla scuola in Emilia Romagna
differenze decreto 112 - situazione attuale |
O.D. 07-08 |
O.F. 07-08 |
O.D. 08-09 |
|
Scuola infanzia |
-656 |
-743 |
-820 |
Scuola primaria |
-2.514 |
-2.731 |
-2.721 |
scuola sec. I grado |
-1.396 |
-1.374 |
-1.464 |
scuola sec. II grado |
-2.218 |
-2.172 |
-2.406 |
Totali |
-6.784 |
- 7.020 |
-7.411 |
Se poi si traducono questi dati nella composizione delle classi o nel numero medio di docenti per classi, si vede ancora meglio il quadro devastante che ne esce.
Per la scuola dell’infanzia si passerebbe da un numero di docenti medio per sezione di 1,93 a 1,60, oppure, per mantenere il rapporto attuale docente sezioni, le sezioni dovrebbero passare da 24 bambini a 30!
Analogamente per la scuola primaria il rapporto docenti classe passerebbe da 1,83 a 1,52 per classe, oppure gli alunni per classe dovrebbero passare da 22 a 27.
Per la scuola secondaria di I grado il rapporto docenti classe passerebbe da 1,74 a 1,44 per classe, oppure gli alunni per classe dovrebbero passare da 20 a 24.
Per la scuola secondaria di II grado il rapporto docenti classe passerebbe da 1,87 a 1,55 per classe, oppure gli alunni per classe dovrebbero passare da 22 a 27.
Si può naturalmente pensare ad un misto di queste ipotesi.
Comunque si leggano questi numeri, si dovrà passare ad un taglio dei servizi scolastici, in particolare quelli più richiesti dalle famiglie, quali la durata del servizio per tutto il giorno, nella scuola dell’infanzia, o il tempo pieno nella scuola primaria. Oppure la qualità della formazione fornita dal sistema scolastico non potrà che peggiorare dato l’aumento da 4 a 6 degli alunni per classe. Altro che aumento della composizione media delle classi di un punto!
E tutto questo si aggiunge ai tagli già operati dal governo Prodi ed alla riduzione al 48% delle immissioni in ruolo di docenti per l’anno in corso.
Anche la prospettiva dell’adozione di libri di testo scaricabili da internet e nella versione cartacea, presenta molti punti oscuri. Si abbatterebbe sulle scuole un notevole carico di lavoro, in molti e settori la competenza informatica del personale non è certamente adeguata, ed in altre mancano le strutture informatiche in numero sufficiente. Anche il privilegiare sempre e comunque l’accesso ad internet rispetto alla documentazione cartacea, lascia non pochi dubbi.
Ci sarebbe dell’altro, che vogliamo ricordare solo per titoli: la mancanza dei fondi per il rinnovo dei CCNL e l’indicazione della inflazione programmata al 1,7%. Il taglio dei fondi per la contrattazione integrativa in tutto il P.I., l’aggravio delle normative per i controlli nel caso di malattia, in particolare l’orario di reperibilità per le visite fiscali che, se attuato impedirebbe di fatto ad un malato solo, anche la pura sopravvivenza (presenza in casa dalle 8.00 alle 13.00 e dalla 14.00 alle 20.00).
Noi auspichiamo che il dibattito parlamentare possa intervenire su queste misure per modificarle radicalmente, applicando per esempio alcune delle indicazioni che il Ministro Gelmini responsabile del MIUR, aveva indicato nella sua audizione al Parlamento.
Noi sicuramente non staremo fermi.
Bologna, 14 luglio 2008
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