Bologna, Istituto Santa Giuliana: la protesta delle lavoratrici arriva in piazza
La Congregazione proprietaria dell’Istituto privato paritario, che comprende scuola dell’infanzia e primaria, a novembre ha comunicato a famiglie e dipendenti che chiuderà le attività con la fine di quest’anno scolastico, allo scopo di vendere l’immobile. Le lavoratrici e i lavoratori impiegati sono 25. La FLC CGIL ha immediatamente aperto insieme a loro una vertenza per salvare la scuola e individuare soluzioni a garanzia dei posti di lavoro.
A cura della FLC CGIL Bologna
Stamattina in Piazza Lucio Dalla c’era anche il personale dell’Istituto Santa Giuliana, in mobilitazione da ormai tre settimane, da quando cioè la Congregazione delle Suore Mantellate (proprietaria della scuola) ne ha annunciato la chiusura, con l’obiettivo dichiarato di liberare e vendere l’immobile che attualmente la ospita.
Reggendo un eloquente striscione (“la dignità non è in vendita”), le lavoratrici e i lavoratori hanno partecipato alla manifestazione sindacale convocata da CGIL e UIL in occasione dello sciopero generale regionale.
La mobilitazione proseguirà nel pomeriggio di lunedì 19 sotto le finestre di Palazzo Malvezzi, in occasione del Tavolo di Salvaguardia convocato dalla Città Metropolitana su richiesta sindacale.
La richiesta alle Istituzioni di assumere un ruolo all’interno della vertenza arriva dopo che già due incontri tenutisi tra la Congregazione, la cooperativa San Gregorio (soggetto che ha in gestione l’attività della scuola) e le parti sindacali, il secondo dei quali presso la Prefettura di Bologna nell’ambito della procedura di raffreddamento e conciliazione, hanno portato ad un nulla di fatto.
La Congregazione si è limitata a confermare la decisione già annunciata, senza avanzare alcuna proposta in merito alla crisi occupazionale che questa genera.
La Cooperativa ha dichiarato, alla luce della sua condizione di affittuaria, di non avere alcun potere di intervento rispetto alle decisioni assunte dalla proprietà, pur avanzando un proprio impegno ad adoperarsi, nel rapporto con le altre scuole paritarie del territorio, per individuare diverse soluzioni occupazionali.
Promesse e generici impegni non sono però la risposta che le lavoratrici si aspettano.
Ribadiamo la nostra contrarietà alla decisione di chiudere: l’Istituto Santa Giuliana ha le condizioni e le professionalità per proseguire e rilanciare la propria attività.
Chiediamo inoltre un’assunzione di responsabilità a tutti i soggetti sul territorio che debbono rendersi partecipi dell’individuazione di una soluzione: la Curia di Bologna, la rete delle scuole paritarie e le loro associazioni di rappresentanza, le Istituzioni a cominciare dal Comune di Bologna, il quale ha in essere una convenzione con il sistema delle scuole d’infanzia paritarie, compresa la Santa Giuliana, in virtù della quale eroga importanti finanziamenti pubblici, peraltro recentemente aumentati in occasione del rinnovo della stessa.
L’impegno della FLC CGIL nella vertenza proseguirà fino a che non sarà individuata una soluzione per tutto il personale.
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