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Ancora senza insegnanti di lingue straniere gli studenti bolognesi

Comunicato unitario FLC Cgil - Cisl Scuola - UIL Scuola di Bologna

28/08/2008
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Di una gravità senza precedenti la situazione degli organici per le scuole bolognesi. Ancora senza alcuna risposta la richiesta di 144 insegnanti in più: esigenza del tutto minimale per affrontare, dopo il taglio di quasi un centinaio di classi, una crescita di 3.000 studenti da un anno all’altro. Ufficiosamente dal Ministero si fa sapere che non arriverà praticamente nulla e per la prima volta tutte le scuole di ogni ordine e grado partiranno con orari provvisori.

Particolarmente scoperta la situazione dell’inglese e della seconda lingua straniera, ma ciò che si prospetta in modo generalizzato è una riduzione del tempo scuola, una riduzione delle ore di lingua straniera anche nel bilinguismo storico delle medie e di educazione tecnica, problemi serissimi per le famiglie e per gli Enti Locali, diritti diseguali per gli studenti bolognesi rispetto a quanto viene garantito agli altri territori della stessa regione, oltre che alla generalità del Paese.

Da FLC Cgil, CISL e UIL scuola di Bologna è stato oggi inviato al Ministro il seguente telegramma:

“Non è garantito alle scuole bolognesi il regolare avvio dell’anno scolastico. Mancano ancora 144 insegnanti, in particolare di inglese e seconda lingua comunitaria nella scuola primaria, media e superiore, cui si aggiunge l’organico necessario alla statalizzazione degli istituti Aldini, alla scuola in carcere e negli ospedali.
Per la prima volta non sono addirittura assicurati insegnamenti curricolari previsti dagli ordinamenti in un territorio che – secondo il Ministero – dovrebbe affrontare una crescita annua di 3.000 studenti con le stesse risorse umane dell’anno precedente.
A fronte di tale gravissima situazione, queste organizzazioni sindacali pretendono una risposta urgente e responsabile, riservandosi in caso contrario di promuovere ogni azione di lotta, anche di natura legale, atta a garantire agli studenti bolognesi così ingiustamente penalizzati gli insegnamenti fondamentali a cui hanno diritto.”

Bologna 26 agosto 2008

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