La protesta all'Università di Salerno contro il DDL Gelmini

A cura della FLC CGIL Salerno

La FLC CGIL Salerno è al fianco dei professori, dei ricercatori e degli studenti universitari che hanno manifestato la loro contrarietà al DDL Gelmini sull’università, salendo sui tetti degli edifici dell'Università di Salerno.

Il DDL Gelmini tende ad un modello aziendalistico degli organismi di governo, le cui competenze saranno quasi esclusivamente di gestione, mentre saranno marginalizzate le competenze di carattere scientifico e culturale.

Si precarizza sempre di più il rapporto di lavoro dei ricercatori, non permettendo così di progettare programmi di ricerca a lungo termine.

Si tagliano le risorse per il diritto allo studio, passando da un sistema di sostegno ai meritevoli e meno abbienti (le attuali borse di studio) a un sistema di indebitamento dello studente (il prestito d'onore). Considerati gli attuali tempi di inserimento stabile nel mondo del lavoro dei laureati, ciò significa che i "giovani" non potranno programmare il loro futuro prima dei 45-50 anni.

Si accentua, inoltre, la forbice tra il Nord e il Sud del Paese: il sistema di finanziamento previsto favorisce le università a indirizzo prevalentemente tecnologico situate in un contesto di facile accesso al mondo del lavoro industriale piuttosto che quelle più generaliste situate al Sud, in un territorio che da sempre offre meno opportunità di lavoro.

Si penalizzano le università pubbliche a favore di quelle private, accentuando le diseguaglianze sociali.

Per questi motivi la FLC CGIL Salerno esprime solidarietà ai professori, ai ricercatori e agli studenti dell'Università di Salerno che proseguiranno la protesta contro il DDL Gelmini.

Salerno, 24 novembre 2010