Emergenza tasse all’Università Federico II di Napoli
Nell’Ateneo campano è previsto un innalzamento delle tasse di iscrizione. Per la FLC CGIL "una scelta non condivisibile".
A cura della FLC CGIL Campania e FLC CGIL Napoli
In un quadro complessivo di grandi difficoltà economiche in cui versano molte famiglie nella nostra Regione e nella nostra Provincia, la proposta di innalzamento delle tasse universitarie nell’Ateneo Federico II è una scelta non condivisibile che se praticata aggraverebbe il quadro già preoccupante del calo delle immatricolazioni. Per queste ragioni la FLC CGIL Campania e la FLC CGIL Napoli, sostengono e condividono le ragioni degli studenti, invitano il Rettore prof. Gaetano Manfredi ad un confronto urgente, e sollecitano tutta la Comunità Universitaria ad una mobilitazione a sostegno delle ragioni degli studenti e alla sottoscrizione della petizione da essi promossa.
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Lettera aperta ai docenti e al personale tecnico-amministrativo della Federico II di Napoli
Il Rettore, prof. Gaetano Manfredi, ha presentato al Consiglio degli Studenti d’Ateneo martedì 14 luglio c.a., l’aumento delle tasse studentesche dal 3% (fascia 2-8) al 25% (fascia 15-19), passando per un incremento intermedio del 7% (fascia 9-12) e del 10% (fascia 13 e 14). La proposta sarà a breve presentata al CdA e al Senato Accademico.
Troviamo sbagliato che il Rettore approfitti di un periodo in cui è impossibile per i rappresentanti informare gli studenti e poter aprire una discussione interna all’Ateneo. Come tutte le riforme universitarie, anche la decisione di quest’aumento è presa alle soglie delle vacanze estive con le aule vuote e in assenza di confronto in ateneo.
Gli studenti del nostro Ateneo studiano in una Regione che non paga le borse di studio dal 2013 e in cui l’aumento del 120% della tassa regionale sul Diritto allo Studio nell’a.a. 2012/2013 non ha corrisposto alcun miglioramento delle condizioni complessive degli studenti. Nonostante la gravissima crisi economica, i costi dell’istruzione in Campania sono altissimi: l’assenza di alloggi e di residenze universitarie, un servizio di trasporti costoso e di bassa qualità, pochissimi i servizi agli studenti (mense, biblioteche, aule studio attrezzate). Inoltre il Governo non ha aumentato le soglie per l’accesso al Diritto allo Studio in funzione della revisione degli indicatori ISEE, cosa che comporterà l’esclusione di migliaia di studenti dalla possibilità di beneficiare della borsa di studio perché resi improvvisamente benestanti per legge.
L’aumento delle tasse studentesche non porterà alcun beneficio economico all’ateneo, ma renderà ancora più difficile accedere all’istruzione universitaria gli studenti più poveri.
È per questo che Vi scriviamo e Vi chiediamo di aderire alla nostra petizione per far ritirare la proposta rettorale per l’aumento delle tasse studentesche. E, ancor di più, Vi chiediamo di sottoscrivere la Vostra adesione alla proposta di garantire l’accesso agevolato se non gratuito all’Università, ai figli di precari e disoccupati, nonché di non far pagare ai dottorandi ‘senza borsa’ le tasse universitarie.
Confidando nella Vostra primaria attenzione verso gli studenti, Vi invitiamo a dare la Vostra adesione con una e-mail a linknapoli@gmail.com.
Cordialmente, gli studenti e i rappresentanti degli studenti aderenti a Link Napoli Coordinamento Universitario
Napoli, 20 luglio 2015
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