Università della Basilicata: denuncia della FLC Cgil
Si denuncia la grave situazione che si è determinata nelle relazioni sindacali con l'Ateneo ed il mancato avvio del processo di stabilizzazione dei precari.
Con un articolato documento che alleghiamo di seguito, la FLC Cgil della Basilicata denuncia la grave situazione che si è determinata nelle relazioni sindacali con l’Ateneo ed il mancato avvio del processo di stabilizzazione previsto dalle leggi finanziarie.
Roma, 13 maggio 2008
___________________
Al Magnifico Rettore
E p.c. Ai docenti, ricercatori e personale tecnico-amministrativo
E p.c. Ai precari ricercatori e tecnico-amministrativi
dell’Università degli studi della Basilicata
La FLC CGIL di Basilicata esprime la totale contrarietà nei confronti della Delegazione Pubblica di Ateneo per il comportamento irrispettoso delle relazioni sindacali.
Relativamente all’incontro tra i rappresentanti pubblici, le OO.SS. e la RSU previsto per il giorno 9 Maggio 2008 con all’ordine del giorno il Nuovo organigramma dell’Amministrazione Centrale e la Stabilizzazione del personale precario, con un documento sottoscritto, la RSU all’unanimità e quattro OO.SS. hanno stigmatizzato lo scorretto ed incomprensibile atteggiamento dimostrato dall’Ateneo per i seguenti motivi:
-
la proposta di organigramma è frutto dell’esclusivo lavoro della commissione, è priva della preventiva consultazione con i sindacati ed i principi ispiratori non sono chiari, come si evince dalle contraddizioni tra i due organigramma presentati dall’Amministrazione;
-
l’assenza della ricognizione puntuale delle diverse tipologie di personale precario e di una proposta organica di stabilizzazione.
Per queste ragioni la RSU all’unanimità e le OO.SS. (FLC Cgil, Cisl, Confsal – Cisapuni e CSA – Cisal) hanno deciso di non partecipare al suddetto incontro per dare un segnale chiaro ed inequivocabile all’amministrazione che continua ad assumere atteggiamenti autoreferenziali e poco trasparenti.
Come FLC Cgil di Basilicata, sottolineiamo ulteriori interrogativi circa l’atteggiamento dimostrato dai rappresentanti la parte pubblica dell’Ateneo e cioè:
-
come mai la RSU e le OO.SS. ricevono una informativa preventiva solo dell’organigramma dell’Amministrazione centrale mentre viene omessa totalmente quella relativa alla stabilizzazione del personale precario?
-
come mai i rappresentanti la parte pubblica decidono di tenere ugualmente l’incontro ignorando tout court le richieste avanzate dalla RSU all’unanimità e quattro su cinque OO.SS.?
-
come mai i rappresentanti la parte pubblica, oltre a dare l’informativa alla sola O.S. presente al tavolo, ha inteso pubblicizzare la propria proposta di stabilizzazione direttamente ai rappresentanti dei precari?
Riteniamo che un’Amministrazione pubblica seria che voglia occuparsi con trasparenza ed efficacia della gestione e dell’organizzazione del personale non può affrontare i delicati problemi connessi provocando dubbi e rischiando strumentalizzazioni del proprio operato.
Inoltre, per quanto riguarda la stabilizzazione dei precari, l’Ateneo, non può cercare di colmare le proprie inadempienze speculando sui diretti interessati e scaricando le responsabilità dell’impasse alle OO.SS..
Come FLC CGIL di Basilicata continuiamo a ritenere la stabilizzazione dei precari e della proroga dei contratti fino al completamento di tale processo, come un problema politico – sindacale di estrema importanza e, quindi, irrinunciabile tanto che e gli esiti della stessa saranno determinanti sul giudizio complessivo dell’operato dell’attuale Rettorato.
Pertanto, la FLC CGIL di Basilicata chiede alla S.V. l’attivazione di un confronto organico per la definizione di un percorso condiviso, trasparente e risolutivo finalizzato alla stipula di un accordo triennale che tenga conto dei seguenti punti:
-
del monitoraggio definitivo del personale precario a tempo determinato e co.co.co. aventi diritto alla stabilizzazione ai sensi delle finanziarie 2007 – 2008, comprensivo dei titoli maturati;
-
del meccanismo della proroga generalizzata e vincolante e che tenga conto della diversa data entro la quale occorre maturare il requisito dell’anzianità;
-
della programmazione del fabbisogno del personale tecnico – amministrativo che scaturisca dalle necessità dell'Ateneo e tenga in considerazione la situazione esistente del precariato storico che in questi anni ha contribuito alla realizzazione delle attività istituzionali e di supporto alla ricerca ed alla didattica;
-
le procedure di stabilizzazione devono essere di natura "risarcitoria", tali da "sanare" una situazione pregressa di illegalità diffusa;
-
la stabilizzazione dei precari deve gravare sul FFO e su altri diversi centri di spesa.
Pertanto, la FLC CGIL di Basilicata, al fine di ripristinare le corrette relazioni sindacali ed evitare che l'Università debba sostenere maggiori oneri finanziari che scaturiranno dall'esito negativo dell’inevitabile contenzioso che si instaurerebbe in caso di mancata stabilizzazione dei precari aventi diritto, chiede al Magnifico Rettore di intervenire immediatamente dando corretta e completa informativa preventiva alle OO.SS. ed alla RSU sulla stabilizzazione del personale precario, convocando con urgenza un incontro specifico.
Sicuri di un riscontro positivo, distinti saluti .
Matera lì 12/05/2008
FLC Cgil di Basilicata
Altre notizie da:
Servizi e comunicazioni
Dove siamo
Ora e sempre esperienza!
Attività formative
- Eventi Firenze, VII Convegno “Didattica della matematica”
- Lazio Riforme scolastiche tutor e orientamento, filiera tecnico-professionale, ITS, carriera docenti: il 6 febbraio seminario a Roma
- Eventi Ritorno a Barbiana: il coraggio pedagogico tra testimonianze e proposte
- Eventi Don Lorenzo Milani tra storicità e attualità
- Eventi Roma, Insegnare comunità a scuola. Desiderio, differenze, relazioni: uno sguardo femminista che attraversa i saperi
I più letti
- Sciopero generale Istruzione e Ricerca 31 ottobre, Piemonte
- Integrato il personale ATA di 45 unità. Soddisfazione della Flc Cgil Palermo
- Sardegna Sud Occidentale: sciopero 31 ottobre, appuntamento a Villanovafranca
- 31 ottobre sciopero dei settori della conoscenza in Emilia Romagna
- Giovedì 31 una giornata di sciopero in tutta Italia e anche in Sardegna per il comparto Istruzione e Ricerca