La Leopolda lucana: i visionari della scuola
Comunicato unitario dei sindacati scuola della Basilicata.
Pubblichiamo di seguito il comunicato unitario dei sindacati scuola con la ferma presa di posizione sull’iniziativa “I visionari della scuola” che prenderà avvio nel pomeriggio di oggi, 6 novembre 2014, organizzata dalla Regione Basilicata in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale.
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Le Organizzazioni sindacali FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS regionali valutano negativamente l’iniziativa che ha promosso ed organizzato il Dipartimento Politiche di Sviluppo, Lavoro, Formazione e Ricerca dal titolo “I VISIONARI DELLA SCUOLA” nei giorni 6 e 7 novembre 2014 perché, in assenza di una qualsiasi IDEA di scuola e di relativa programmazione, mette in atto metodi e forme di coinvolgimento “virtuali”di studenti, famiglie, docenti e addetti ai lavori, secondo lo stile dell’epoca, sfuggendo al confronto sui problemi reali che investono la scuola lucana.
Si tratta di un’iniziativa articolata e ambiziosa che propone metodi innovativi (piattaforme telematiche, forum, gruppi di lavoro) ma che, nella sostanza, rappresenta la solita proposta di facciata e d’immagine finalizzata a presentare “La Buona Scuola”, riproponendo una sorta di “mini Leopolda” lucana.
Come OO.SS. riteniamo che la condizione in cui versa il sistema scolastico non meriti un’attenzione virtuale né mediatica o di facciata perché gli effetti dei provvedimenti di mero taglio realizzati dai Governi che si sono susseguiti in questi anni, hanno assunto in Basilicata una valenza tanto dirompente quanto drammatica, generando gravi menomazioni ai capisaldi irrinunciabili dell’organizzazione del servizio scolastico: il tempo scuola, la relazione educativa, i servizi amministrativi e ausiliari, l’esercizio effettivo del diritto all’istruzione sancito dalla nostra Costituzione e dalle convenzioni internazionali.
Il sistema scolastico lucano è stato condizionato da alcuni specifici elementi di contesto come la riduzione del 23,5% del personale scolastico (a fronte della riduzione del10% della popolazione scolastica), la perdita di circa 3.500 posti, il sottodimensionamento di numerose istituzioni scolastiche (44 su 141 totali), l’aumento delle percentuali di alunni che frequentano le pluriclassi (6/7%).
In un contesto già così difficile, in questi anni, la Regione Basilicata non è stata in grado di dare risposte adeguate. Al di là di dichiarazioni di principio, di percorsi di RIFORMA più annunciati che praticati, di finalità e obiettivi dichiarati e condivisibili, di fatto le “politiche” scolastiche regionali hanno costruito un sistema parallelo a quello d’istruzione pubblica e statale, declinandolo in un'ottica forzatamente regionalista e "localista".
Una scelta che non solo ha leso l'esercizio reale di un diritto universale quale è il diritto all'istruzione, che è premessa al pieno diritto di "cittadinanza", ma che non è riuscita nemmeno nell’intento di dar vita ad un sistema integrato di istruzione e formazione capace di mettere in relazione virtuosa cultura, istruzione, formazione, lavoro, investimento sociale e individuale.
È a partire da questa condizione in cui versa il Sistema scolastico lucano che avremmo voluto interloquire con l’Assessore regionale alle Politiche di Sviluppo, Lavoro, Formazione e Ricerca che ripetutamente in più occasioni ha preso l’impegno di convocare un TAVOLO POLITICO per affrontare, a tempo debito, le tante questioni sul tappeto.
Gli impegni politici con i sindacati sono stati purtroppo disattesi e si sono accumulati ritardi su aspetti delicati quali DIMENSIONAMENTO, ALTERNANZA SCUOLA LAVORO, ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE, EDILIZIA SCOLASTICA, che difficilmente potranno essere recuperati.
Una volta spenti i riflettori sulla kermesse, smontate le luci e le scenografie, ci sarà bisogno di un vero confronto di merito per poter affrontare, in un quadro politico – programmatico generale, la complessità dei problemi del sistema scolastico e dell’istruzione e formazione, a partire dal diritto allo studio.
Questo confronto, di natura politica, che dovrà necessariamente coinvolgere le OO.SS., non può esaurirsi nel tavolo tecnico interistituzionale atteso che fin qui si è dimostrato uno strumento inadeguato e inefficace ad affrontare e risolvere i problemi.
Non basta pensare alle ”visioni” del futuro. C’è un problema di priorità: si rende necessario innanzitutto partire dalla soluzione dei problemi del presente, quelli concreti che impediscono alla scuola lucana di proiettarsi in una prospettiva di cambiamento. Su questo siamo pronti al confronto e al dialogo con la Regione.
Le OO.SS. ribadiscono pertanto la richiesta di un incontro politico con il Presidente della Giunta Regionale in quanto solo sulla base di una progettualità di ordine politico è possibile qualificare l’offerta formativa in Basilicata ed assicurare ai nostri giovani il pieno esercizio del diritto allo studio.
FLC CGIL Eustachio Nicoletti |
CISL Scuola Margherita Capalbi |
UIL Scuola Vitina Galasso |
SNALS Franco Galgano |
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