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Unità_Lucca-Bando del Ministero,in 120 rischiano il posto

Bando del Ministero,in 120 rischiano il posto L'allarme della Provincia di Lucca: la gara d'appalto per la pulizia delle scuole potrebbe causare molti licenziamenti di Valeria Giglioli/ Luc...

22/01/2006
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l'Unità

Bando del Ministero,in 120 rischiano il posto

L'allarme della Provincia di Lucca: la gara d'appalto per
la pulizia delle scuole potrebbe causare molti licenziamenti

di Valeria Giglioli/ Lucca

CENTOVENTI posti di lavoro appesi al filo di una gara d'appalto. L'allarme è della Provincia di Lucca: l'Ufficio regionale scolastico per la Toscana (organismo del Ministero per l'istruzione e l'università) ha deciso di bandire una gara per la pulizia delle scuole
statali. Niente di strano fin qui, non fosse che le modalità della gara rischiano di causare il licenziamento di un centinaio di addetti (nella quasi totalità donne) impiegati nei consorzi di cooperative Soeco e Primavera, fino ad oggi titolari delle convenzioni per questi servizi per Lucca e Viareggio. Perché l'appalto riguarderebbe esclusivamente le pulizie dei locali: ma ad oggi le 120 lavoratrici garantiscono anche l'assistenza socio educativa ausiliaria agli alunni delle scuole materne ed elementari. Che non è una voce irrilevante: per intenderci, per ogni ora trascorsa a pulire, altre due vengono impiegate nella sorveglianza o nell'aiuto dei bambini nelle attività che svolgono nel periodo scolastico. E facendo due conti l'eliminazione del servizio di assistenza potrebbe concretizzarsi nel taglio dei due terzi dei posti, e dunque almeno 80 persone che rimarrebbero senza lavoro.
"Il servizio della quasi totalità di queste lavoratrici - spiega Marcello Massei della FP Cgil di Lucca - è iniziato con progetti di pubblica utilità fin dal 1998 ed è proseguito con vari passaggi volti a raggiungere la stabilizzazione dei rapporti di lavoro. Con la stipula di una serie di convenzioni che venivano rinnovate di anno in anno. Oggi, dopo aver offerto alle scuole soluzioni soddisfacenti, anche per esplicita ammissione della maggioranza dei direttori didattici, il loro lavoro viene messo in discussione da un meccanismo burocratico, che sembra non tener conto della situazione concreta". La gara, che inizialmente doveva essere di livello nazionale ed è stata successivamente ridotta all'ambito regionale, trascura però anche le esigenze degli alunni: perché nelle scuole in cui operano le lavoratrici coinvolte, principalmente materne ed elementari, l'assistenza ai piccoli è essenziale: "Anche se l'Ufficio regionale dice di voler bandire la gara entro la fine di gennaio - continua Massei - non è ancora stato chiarito il modo in cui intenda far fronte alla mancata copertura del servizio di assistenza. Si è parlato di attingere alle graduatorie, ma ci sembra un miraggio, visto che è in corso un blocco delle assunzioni". Una situazione sospesa, che finirebbe per danneggiare bambini e lavoratori. Perché se la gara fosse bandita, a partire dall'inizio del nuovo anno scolastico, gli effetti si farebbero sentire tutti i giorni: il taglio delle ore di assistenza si tradurrebbe in un sovraccarico di lavoro per gli insegnanti e probabilmente, in una riduzione delle attività in cui i bambini sono impegnati. E anche se il Ministero ricorresse alle graduatorie, visto il taglio drastico delle ore disponibile predisposto dalla gara, il personale che verrebbe assunto sarebbe in numero inferiore a quello che fino ad oggi ha lavorato. "Questo è un episodio grave - spiega Massei - che rischia di essere sottovalutato. Non è ammissibile che il lavoro. i progetti e l'impegno di tanti che hanno cercato di costruire un futuro più stabile e dignitoso per persone disoccupate, venga di nuovo messo in discussione". La posizione del sindacato è chiara: "Chiediamo al Ministero di riconsiderare le modalità della gara. Si deve costruire una soluzione che garantisca il lavoro delle persone e la sicurezza delle famiglie. Il Ministero dell'Istruzione e la Direzione Regionale dell'Ufficio Scolastico per la Toscana sono organismi pubblici e devono responsabilmente farsi carico di questa situazione. Preservando i posti di lavoro e garantendo servizi adeguati".


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