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Tutti secchioni, effetto del Covid

La maturità fotografa un incremento di voti, a dispetto dell'abbassamento degli apprendimenti

21/07/2020
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ItaliaOggi

Emanuela Micucci

Effetto covid sui voti di maturità: boom di diplomati eccellenti e crollo dei bocciati, che tuttavia resistono nonostante l'ammissione per tutti garantita dal ministero dell'istruzione. Dai primi dati sugli esiti degli esami di Stato delle scuola superiore, pubblicati dal Mi (www.istruzione.gov.it) e relativi al 94% dei candidati interni, la metà circa dei maturandi 2020 ha conseguito un voto di diploma superiore a 80: 1 studente eccellente su 2, rispetto a 1 su 3 dell'anno scorso. Boom anche per i 100 e i 100 e lode: raddoppiano in un anno. A circa 1 maturando su 10, infatti, la commissione d'esame ha assegnato il massimo dei voti, quasi il doppio rispetto al 2019 quando furono il 5,6%. Mentre la lode è stata conseguita dal 2,6% dei candidati, mentre lo scorso anno fu l'1,5%: si tratta di ben 12.129 studenti rispetto ai 7.513 dell'anno scorso. Eccellenti, poi, quasi la metà dei candidati: ben il 49,6% ha ottenuto un voto superiore a 80, rispetto al 32,8% della maturità 2019, con un aumento di bel 16,8 punti percentuali. Un incremento di voti a dispetto della perdita in termini di apprendimento che varie ricerche segnalano come effetto per gli studenti dopo il lockdown (si veda ItaliaOggi del 30 giugno scorso).

Nel dettaglio, i diplomati con 91-99 sono stati il 15,9%, con un incremento annuo del +6,2%; nel 2019, infatti, furono il 9,7%. Di poco inferiore l'aumento dei voti tra 81 e 90: +5,2%, passando dal 16% dell'anno scorso all'attuale 21,2%. Di conseguenza, si sono abbassati i ragazzi che hanno superato la prova con il minimo: il 5,1% ha ottenuto il voto 60, rispetto al 7% ante covid. Scendono anche i voti tra 61 e 70, passando dal 31,4% al 20,4%, e tra 71 e 80, dal 28,7% al 24,9%. La nuova formula dell'esame, dovuta all'emergenza sanitaria da coronavirus, con commissione tutta interna e senza gli scritti, ha probabilmente avuto un ruolo sui risultati dei maturanti.

Così come, forse, il diverso il sistema di assegnazione dei crediti, con quelli attribuiti al rendimento del triennio finale saliti da 40 a 60 punti. E il punteggio all'orale, che poteva essere massimo di 40 punti, anziché i 60 dell'esame standard prima del covid. Oppure è stata la didattica a distanza, lo studio a casa a tradursi in voti più alti. Risultato: tutti promossi. Più di prima. Resta da vedere se voti più alti significa anche maggiore preparazione. Supera l'esame di Stato il 99,5%. Bocciato solo lo 0,2% dei candidati.

Apparentemente in lieve flessione, però, rispetto allo precedente. Una diminuzione, tuttavia, solo apparente. A ben vedere, infatti, nel 2019 il 4% dei candidati non fu ammesso all'esame: bocciati allo scrutinio finale. Mentre questo anno tutti gli studenti sono stati automaticamente ammessi alla maturità, nonostante le insufficienze, salvo casi gravi e circoscritti. Uno sbarramento agli scrutini, quindi, evitato nel 2020. I diplomati più bravi sono in Puglia e al liceo classico. I lodevoli, infatti, si trovano soprattutto in Puglia, con il 5,2% dei maturandi. Seguono Umbria con il 4%, Molise al 3,8% e Calabria con il 3,7%. Sono fioccati i 100 in Calabria, Umbria, Sicilia e Puglia, mentre le regioni che ne hanno assegnati meno sono state Lombardia e Trentino.

La media dei voti più alti, invece, si conferma nei licei, dove il 4,1% ha conseguito la lode, il 13% ha meritato 100, il 18,9% tra 91 e 99, il 22% tra 81 e 90. Il classico continua a primeggiare nella fascia di voto 81-100, con addirittura 1 studente su 4 che ha conseguito tra 100 e 100 e lode. Simili le percentuali di diplomati con 81-90 e con 91-99 negli istituti tecnici e nei professionali, rispettivamente 19,% e 20,3%, 13,4% e 12,8%. Mentre i super bravi da 100 o con lode sono di più nei tecnici, il 7,3% e l'1,5%, che nei professionali (5,2% e 0,6%). Esclusi da questa prima rilevazione del ministero gli esiti della maturità dei privatisti, per i quali bisognerà aspettare settembre. I candidati esterni, infatti, sono impegnati in questi giorni nell'esame preliminare e sosteranno la maturità nella sessione straordinaria che inizierà il 9 settembre.


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