Secolo XIX-Pagelle fai-da-te, caos nelle scuole

Pagelle fai-da-te, caos nelle scuole
L'autonomia concessa dalla riforma Moratti costringe gli istituti ad arrangiarsi nel preparare le schede di valutazione
Tra fotocopie e ordinazioni in tipografia, la consegna slitta
C'è chi l'ha studiata al computer dopo aver dato uno sguardo al modello suggerito dal ministero. Chi non ha ancora deciso come realizzarla e per questo ha preso tempo. La vecchia pagella, per ordine del ministro Moratti, è andata in pensione ma quella nuova fatica parecchio a venire alla luce. Nelle scuole, così, serpeggia la confusione, qualche volta addirittura il caos e la prima conseguenza è che in molti casi direttori e presidi hanno deciso di spostare la data di consegna della scheda di valutazione. "Dal 10 febbraio l'abbiamo rinviata al 24. Dobbiamo ancora ordinare le schede e quindi compilarle".
Così ha deciso il direttore del circolo didattico delle Fornaci, Giorgio Amico. Seicentocinquanta alunni alle elementari e il problema con la P maiuscola da risolvere: decidere se modificare del tutto, come vuole la riforma Moratti, i criteri di valutazione o lasciare le cose come stanno, ovvero seguire i modelli degli anni passati. "Cambiare a metà anno scolastico è assurdo - rincara il direttore delle scuole elementari Chiavella di piazzale Moroni - Le valutazioni devono basarsi sui programmi adottati dagli insegnanti fatti prima dell'inizio delle scuole, la circolare del ministero è arrivata troppo tardi". Così lui come altri colleghi, che si sono riuniti qualche settimana fa, hanno deciso di modificare qualcosa, ma non tutto. "Cercheremo di trovare un modello di scheda più corrispondente per il prossimo anno".
Tutto parte dalla circolare ministeriale del 3 dicembre scorso. Il ministro Moratti ordina alle scuole di provvedere in maniera autonoma alle schede, l'ex pagella, (prima erano stampate dal Poligrafico dello Stato) secondo le nuove norme sulla valutazione degli studenti. Poi cambia i nomi delle materie della scuola primaria e secondaria inferiore imponendo il voto per Religione e la condotta, prima era inserito nelle valutazioni generali. Così i problemi, a quattro mesi dall'inizio della scuola, si sono raddoppiati: presidi e direttori alle prese con la progettazione della nuova scheda da consegnare alla fine del primo quadrimestre, insegnanti in difficoltà a modificare i criteri di valutazione fino a qui adottati. "Le regole del gioco non si cambiano in corso - spiega il direttore Amico - Così si è creato sconcerto. Prima ci hanno detto arrangiatevi, poi il ministero ha inviato un fac simile orientativo. Altro che confusione..". Lui e gli insegnanti hanno pensato di ricorrere al ciclostile per stampare le nuove pagelle. "Venivano male, le faremo stampare in tipografia spendendo però i pochi soldi in cassa". Sul voto in condotta direttori e presidi in grande maggioranza sembrano intenzionati a non adottare fin da ora il giudizio analitico, mettendo un "sufficiente o buono" e basta. "Sarà inserito nella valutazione sul comportamento - assicura Manca - ricorreremo a un giudizio analitico aperto". Lui, però, per risparmiare la scheda del 2005 l'ha disegnata al computer e ne stamperà 280 copie, tanti sono i suoi alunni, con una stampante a colori. "E' un sistema per risparmiare", conferma dimostrando di aver preso alla lettera l'indicazione del ministro e il suo "arrangiatevi". I sindacati della scuola confermano il caos generale e le contestazioni alla riforma. "Ci sono ragioni legittime sulle contestazioni - spiega Manuzio della Cisl scuola - Va bene l'autonomia ma senza regole provoca un vero caos".

Marina Monti