Nuovi presidi, vale il preruolo
Decorrono ora i tempi per l'avvio della selezione che comunque salterà un anno, visto il ritardo della pubblicazione ufficiale.
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Carlo Forte
L'accesso al concorso per il reclutamento dei dirigenti scolastici sarà consentito anche ai docenti in ruolo l'anno scorso, purché abbiano ottenuto la conferma in ruolo e siano in grado di vantare 5 anni di servizio. Ai fini della maturazione del quinquennio è valido infatti anche il servizio preruolo. La novità è prevista dall'articolo 6 del regolamento sul concorso per l'accesso ai ruoli della dirigenza scolastica pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 20 settembre scorso (decreto 3 agosto 2017, n. 138). Decorrono ora i tempi per l'avvio della selezione che comunque salterà un anno, visto il ritardo della pubblicazione ufficiale. E intanto si attende la quantificazione dei posti messi a gara: saranno quelli vacanti e disponibili al momento dell'indizione del concorso e quelli che si prevede si rendano tali nel triennio successivo. Vanno sottratti quelli della riserva indicata dall'articolo 4 comma 4 e dall'articolo 25. In tutto, il Miur chiederà 2.400 posti, che dovrebbero dunque coprire anche il fabbisogno del prossimo triennio. Il bando, dopo l'autorizzazione del Mef ad assumere, è atteso per ottobre.
Ogni anno di preruolo sarà considerato valido solo se sarà stato prestato per almeno 180 giorni per anno scolastico oppure se sarà stato svolto ininterrottamente dal 1° febbraio fino al termine delle operazioni di scrutinio finale. I termini per la validità dell'anno, ai fini del quinquennio, sono stati mutuati da quelli ordinariamente previsti dalla legge 124/99. Mentre il riconoscimento del preruolo deriva dal recepimento della normativa comunitaria che vieta disparità di valutazione tra i servizi prestati come supplente e quelli da docente di ruolo.
Resta ferma la preclusione dell'accesso alla dirigenza scolastica per i docenti non di ruolo. E ciò potrebbe offrire spunti per l'immancabile contenzioso che caratterizza l'attuazione di questo genere di procedure. Le domande dovranno essere presentate dagli interessati, esclusivamente via web. E nell'istanza il candidato dovrà anche indicare la lingua straniera nella quale intenderà sostenere le specifiche prove (inglese, francese, spagnolo o tedesco).
Per l'accesso al concorso potrà essere prevista una prova pre-selettiva consistente nella soluzione di 100 quiz da estrarre a sorte da una banca dati, che sarà resa nota dal ministero dell'istruzione almeno 20 giorni prima della prova. In ogni caso, la prova pre-selettiva sarà attivata solo se il numero dei concorrenti sarà superiore di almeno il triplo dei posti che saranno messi a concorso a livello nazionale. La selezione in senso stretto consisterà in una prova scritta e un colloquio, che servirà a individuare gli aventi titolo ad essere ammessi a un corso di formazione dirigenziale e tirocinio, al quale saranno ammessi i candidati che supereranno una specifica prova scritta, da svolgersi con l'ausilio di mezzi informatici, e una prova orale.
La prova scritta consisterà in cinque quesiti a risposta aperta e in due quesiti in lingua straniera. I cinque quesiti a risposta aperta saranno incentrati sulla normativa scolastica, sulle modalità di conduzione delle istituzioni scolastiche, sulla programmazione, la gestione e la valutazione delle scuole, sull'organizzazione degli ambiti di apprendimento, sulla valutazione del personale. In più il candidato dovrà dimostrare di conoscere il diritto civile, amministrativo e penale e la contabilità di stato. Infine sono previste domande anche sui sistemi educativi dei paesi dell'Unione europea.
Ciascuno dei due quesiti in lingua straniera sarà articolato, invece, in cinque domande a risposta chiusa, volte a verificare la comprensione di un testo nella lingua prescelta dal candidato. I quesiti in lingua straniera verteranno solo sull'organizzazione degli ambienti di apprendimento e sulla conoscenza dei sistemi educativi dei paesi dell'Unione europea. E saranno finalizzati alla verifica della relativa conoscenza al livello B2.
Saranno ammessi alla prova orale i candidati che conseguiranno nella prova scritta il punteggio minimo di 70/100. La prova orale consisterà in un colloquio orale che verterà sulle stesse materie della prova scritta e nella verifica delle conoscenze informatiche oltre che della lingua straniera prescelta. Per superare la prova orale il candidato dovrà conseguire un punteggio non inferiore a 70/100. Coloro che supereranno la prova orale avranno diritto a essere inseriti nella graduatoria per l'accesso al corso di formazione dirigenziale e le relative valutazioni comprenderanno anche i titoli, per la quale la commissione avrà a disposizione altri 30 punti.
Alla frequenza del corso, che durerà 240 ore e che avrà natura selettiva, saranno ammessi candidati in numero pari ai posti messi a concorso maggiorato del 20%. Dopo il corso di formazione, i candidati che avranno frequentato le lezioni per almeno 180 ore saranno ammessi a frequentare un periodo di tirocinio di 4 mesi presso le istituzioni scolastiche, durante il quale il dirigente titolare svolgerà la funzione di tutor. I candidati che avranno frequentato il tirocinio per almeno i tre quarti dei giorni di effettivo funzionamento della scuola compresi nei quattro mesi previsti saranno ammessi a un'ulteriore prova scritta. Prova che si intenderà superata se il candidato riporterà un punteggio di almeno 70/100.
Chi supererà la prova scritta sarà ammesso al colloquio orale, per superare il quale serve una votazione non inferiore a 70/100. All'esito delle prove orali, la commissione compilerà una graduatoria di merito dalla quale saranno tratti gli aventi titolo a ricevere la proposta di assunzione.