FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3955747
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Maturità 2020, cresce il no all’esame in classe. Come si convertono i crediti

Maturità 2020, cresce il no all’esame in classe. Come si convertono i crediti

I presidi, ma anche molti prof, non vogliono tornare a scuola. I dubbi dei sindacati. A rischio le commissioni. Le ipotesi per convertire i crediti degli scorsi anni, visto che il voto dell’esame cambia

05/05/2020
Decrease text size Increase text size
Corriere della sera

Gianna Fregonara

Mentre si discute sul da farsi per la ripresa di settembre, scoppia un’altra grana sul tavolo della ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. L’Associazione nazionale presidi pubblica una nota in cui si spiega che non è detto che l’esame di maturità in classe si possa realmente fare. Pazienza se l’esame a distanza non lo ha mai provato nessuno e rischia di portare più problemi che altro, pazienza per l’importanza della prova per i ragazzi: la paura del contagio ha ancora la meglio. Si spiega nella nota che tra i «dirigenti, docenti e personale Ata ci sono notevoli perplessità» per il rischio sanitario che si potrebbe correre stando in classe per diversi giorni per completare gli esami. «Pur nella piena consapevolezza del valore simbolico dell’esame - scrivono i presidi - devono essere soppesate con estrema attenzione tutte le circostanze in cui esso dovrebbe svolgersi. Va affrontato e risolto al più presto il vero problema: definire specifici protocolli di sicurezza inerenti gli strumenti, le procedure e le connesse responsabilità. Non possiamo lasciare sole le scuole - e i dirigenti che ne gestiscono l’attività - nel decidere come organizzarsi. Servono regole chiare e servono subito». Per quanto riguarda il Lazio spiega Mario Rusconi, a capo dell’associazione presici della regione: «A Roma il patrimonio edilizio-scolastico nel 70% circa dei casi è risalente a prima degli anni ‘70 per cui gli spazi ampi come palestre, aule magne e corridoi spaziosi sono veramente difficili da trovare». Contro l’esame in presenza, c’è anche una petizione dei «partigiani della scuola» su change.org. E i sindacati, dalla Cgil alla Cisl e alla Uil chiedono risposte al governo al più presto: Senza protocollo di sicurezza non c’è alcuna possibilità di fare la maturità», ha detto da Francesco Sinopoli (Flc Cgil).

Le rinunce

Dal ministero fanno sapere che il protocollo per l’esame è quasi pronto. Ma è vero che in questi giorni in cui si stanno formando le commissioni (tutte composte da membri interni, salvo il presidente) cresce l’apprensione dei presidi per le possibili defezioni degli insegnanti: il termine per la composizione era il 30 aprile ma non tutti sono pronti. In caso di rinuncia da parte dei prof - devono farne parte necessariamente quello di italiano e della materia di indirizzo - si attingerà ai colleghi, magari più giovani, della stessa classe. Come estrema ratio è prevista l’ipotesi di assumere supplenti ad hoc.


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL

FERMIAMO L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA!

Nei prossimi giorni potrai firmare
per il referendum abrogativo.

APPROFONDISCI