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La Nazione-Marcia della scuola a Barbiana

Marcia della scuola a Barbiana Vicchio ospiterà una grande manifestazione per protestare contro la riforma della scuola proposta dal ministro Moratti. Lo aveva annunciato il sindaco Bolognesi i...

29/04/2002
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La Nazione

Marcia della scuola a Barbiana
Vicchio ospiterà una grande manifestazione per protestare contro la riforma della scuola proposta dal ministro Moratti. Lo aveva annunciato il sindaco Bolognesi in occasione dell'incontro con l'onorevole Bellini sul ruolo della sinistra.
Ed ora la notizia è stata confermata. "Per una scuola di tutti e di ciascuno ripartiamo da Barbiana", questo il nome dato alla manifestazione, che si svolgerà il 19 maggio e, che avrà il proprio punto di arrivo proprio in Barbiana, dove don Milani fondò la sua scuola. Si tratta infatti di una marcia pacifica che partirà da Vicchio per arrivare a Barbiana, lungo simbolo, che rappresenta un punto storico dei valori educativi. "Il 19 maggio '#8212; si legge nel documento sottoscritto dal sindaco di Vicchio, il presidente della Comunità Montana del Mugello e il presidente dell'Istituzione Culturale Don Milani, insieme ad un gruppo di ex-allievi di Don Milani '#8212; sarà una giornata di proposta ed identità, perché si riparta da Barbiana, ridiscutendo quello che negli scorsi anni si era iniziato a realizzare, per migliorare l'autonomia scolastica e la riforma dei cicli".
Su questa iniziativa, il consiglio comunale non ha espresso però la propria approvazione in maniera unanime. Il gruppo consiliare di Forza Italia ha espresso parere contrario, poichè, ha sottolineato, "non ci si può ricordare di Don Milani solo quando fa comodo, soltanto un giorno e poi dimenticarsene per tutto il resto dell'anno". Ecco dunque un motivo accessorio per dare vita a questa marcia in difesa dell'istruzione pubblica.
Mentre Rifondazione Comunista si è astenuta dal voto. Anche questa volta, come del resto molte altre (basta ricordare l'approvazione del bilancio preventivo 2002 in cui Apertamente e Rifondazione non hanno partecipato), il consiglio comunale si spacca.
A.R.C.


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