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La maturità Un esame più facile o da fare a distanza

Se davvero il rientro a scuola avverrà a metà maggio o addirittura non avverrà, la ministra Azzolina prenderà «in seria considerazione » le proposte delle associazioni studentesche.

20/03/2020
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la Repubblica

c.z.

Agli scenari del rientro a scuola corrispondono le ipotesi sulla maturità, il capitolo più caldo e fin qui meno definito. Le certezze sono queste: gli istituti che non hanno realizzato il periodo minimo di Alternanza scuola lavoro, non la faranno: non c’è più tempo per mandare gli studenti di quinta, e non solo loro, in azienda. E così i test Invalsi, per ora passaggio necessario per l’ammissione alla Maturità: per decreto, e solo per quest’anno, saranno cancellati. È probabile anche la consegna delle valutazioni finali a sei commissari tutti interni (più il presidente), anche se molti presidi non sono d’accordo.

E poi? Se davvero il rientro a scuola avverrà a metà maggio o addirittura non avverrà, la ministra Azzolina prenderà «in seria considerazione » le proposte delle associazioni studentesche. Non c’è stata alcuna richiesta di non fare l’esame di Stato, ma è stata avanzata una proposta per togliere la seconda prova (la più difficile, quella mista) reintroducendo la tesina su tutte le materie. Gabriele Toccafondi, già sottosegretario all’Istruzione nel governo Renzi, sostiene l’idea di scritti e orali online. L’Indire, braccio scientifico del ministero, assicura di essere pronto alla maturità a distanza, come già accade con le tesi di laurea: «Tecnicamente non sarebbe un evento complicato, ma per organizzarlo dovremmo partire subito», spiegano i dirigenti dell’Istituto per la ricerca educativa. In alcune scuole sono già iniziate le simulazioni dell’esame di Stato per le quinte.

Un sondaggio di Skuola.net rivela che il 95 per cento degli studenti vorrebbe essere giudicato a giugno, e non più avanti. Metà è favorevole al "tutti dentro" in fase d’ammissione (già oggi, di fatto, è così), l’altra metà vorrebbe essere giudicata per l’impegno e i risultati ottenuti nell’arco di cinque anni. Una richiesta forte è quella di congelare i programmi a febbraio, spiegati prima della crisi virale. In verità, le elezioni online hanno questa finalità: portare gli studenti, attraverso lo studio dei nodi principali delle singole discipline, a una preparazione comunque completa.


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