Il Tirreno-Povero turismo, ridotto e abbandonato

RIFORMA DELLA SCUOLA
Povero turismo, ridotto e abbandonato

Una delle risorse più importanti per l'economia del Paese è il turismo. Le chance di sviluppo non sono legate solo alla qualità e quantità di strutture ricettive o dei servizi, ma anche e soprattutto alla professionalità che nei vari settori gli operatori sanno mettere in campo.
È chiaro che questa non è legata al solo aspetto pratico o della manualità, ma anche a peculiarità qualitative più alte che si ritrovano nella conoscenza delle lingue, nei livelli culturali acquisiti, nella capacità di rapportarsi con il cliente.
Nella proposta di organizzazione del secondo ciclo di cui alla legge 53, legge di riforma Moratti, il turismo lo ritroviamo nel liceo economico aziendale, improntato però, da quanto si evince, al solo aspetto gestionale ed economico.
La preparazione di operatori turistici richiede altro. Non sarebbe stato più utile aggiungere agli otto indirizzi del liceo tecnologico un liceo turistico? Si obbietterà che l'istruzione e la formazione professionale potranno dare le risposte a queste esigenze.
Sì, ma come si può pensare di dare risposte di qualità professionale se nelle materie previste nel quadro orario per l'istruzione e formazione professionale è previsto lo studio di una sola lingua straniera e se le materie culturali sono state drasticamente ridotte? Forse un liceo turistico non avrebbe avuto la stessa dignità, anche per l'importanza economica che il turismo riveste, per esempio, del liceo sistema moda?
Ci pare questa una palese omissione della realtà.
Prof. Mario Baldeschi Vada (Li)