Il Tirreno-Pisa-A rischio la scuola pubblica

A rischio la scuola pubblica
Insorge il comitato dei genitori contro la riforma Moratti
PATRIZIA DI GIUSEPPE

PISA. "Siamo prima di tutto genitori che esigono che i propri figli continuino a frequentare una scuola pubblica di qualità". Così ha esordito Marta Calamia, una dei rappresentanti del "Comitato genitori per la difesa del tempo pieno e della scuola pubblica" nel corso della conferenza stampa che ha presentato le iniziative promosse per sensibilizzare l'opinione pubblica sui pericoli della riforma Moratti di prossima attuazione. Una legge della quale non tutti i genitori conoscono a fondo le ripercussioni sul sistema educativo nazionale e che sarà oggetto di presentazione nel corso dell'incontro organizzato per venerdì 21 novembre in Logge di Banchi alle 17.
"Un incontro che vuole essere anche una festa, che riunisce genitori, bambini, docenti ed il coordinamento degli studenti medi, che ha aderito all'iniziativa. - ha proseguito Sandro Soldani, genitore di due bambini che frequentano la scuola di Pappiana, tra le prime ad essere minacciata dall'abolizione del tempo pieno - Saremo lì per far sapere quel che questa legge riserva al futuro dei nostri figli, che la riforma Moratti non è solo un chiaro attacco al tempo pieno, ma alla scuola uguale per tutti".
Una protesta che non è circoscritta solo a Pisa, visto che di Comitati genitori se ne stanno formando ovunque, peraltro già organizzati attraverso un coordinamento interregionale, che ha indetto per il prossimo 29 novembre a Bologna una manifestazione nazionale per la tutela del tempo pieno, che oltre ad essere la risposta ad un bisogno sociale, costituisce un modello di scuola democratica e di qualità. Un'occasione per valutare l'importanza e l'estensione di questo malcontento, nato dai cittadini, che sentono fortemente messe in discussione tutte le conquiste finora ottenute nel campo dell'istruzione ed alla quale sarà più facile partecipare telefonando allo 050/563083, per usufruire dei servizi di trasporto organizzati dal Comitato. "È necessario far sentire il nostro dissenso, - ha aggiunto Virgilio Nardi, portavoce dei genitori dell'Istituto comprensivo V. Galilei - se vogliamo che la scuola preveda per tutti i bambini pari opportunità. Un obiettivo minacciato da questo progetto di legge che, con l'adozione dei piani personalizzati, ad esempio, finisce per favorire chi già possiede risorse intellettuali o economiche e non per aiutare chi, per disagi di ogni tipo, ne è privo".