G.di Modena-Riforma Moratti? No grazie Nasce comitato di genitori e insegnanti contro la legge

Riforma Moratti? No grazie
Nasce comitato di genitori e insegnanti contro la legge
Raccolta di firme e incontro pubblico sui mali della scuola

Genitori, insegnanti e rappresentanti del mondo dello sport e spettacolo hanno formato un comitato contro la "riforma scolastica Moratti", che ritengono essere di pessima qualità, volta a favorire le scuole private e danneggiare le fasce deboli della popolazione, stranieri e disabili in primis. Per questo, lanciano una raccolta di firme e organizzano un incontro pubblico per lunedì.

di Stefano Bellentani
L'appello vede come primi firmatari già tanti volti noti del mondo emiliano: tra gli altri, l'attore Stefano Bicocchi, in arte Vito, il pallavolista Andrea Lucchetta, Carlo Savigni di Modena Radio City, Beppe Carletti dei "Nomadi", l'ex calciatore del Modena Massimo Pellegrini.
Al ministro Moratti si chiede di non toccare il tempo pieno: "Nel tempo pieno - si legge nell'accorato appello - si realizzano percorsi formativi adeguati ai bisogni dei bambini e delle bambine attraverso laboratori espressivi, laboratori di consolidamento, di recupero, di approfondimento, di socializzazione, in un contesto di solidarietà e di condivisione. E' la scuola in cui si attuano progetti innovativi e in cui si impara a vivere insieme, nel rispetto delle diversità di ognuno".
Nel corso di una conferenza stampa in cui è stata lanciata la raccolta firme "Quanto è bello il tempo pieno", Gabriella Borbeggiani e Gabriella Morandi, a nome del Comitato genitori, hanno spiegato le loro ragioni e invitato genitori e politici lunedì alle 21 alle scuole Rodari in via Magenta 55 per discutere delle prossime iniziative da intraprendere per fermare il progetto ministeriale "incriminato".
"La riforma Moratti - ha ricordato Borbeggiani - ha la pretesa di essere epocale, ma l'informazione è parziale e inadeguata. Il ministero ha investito milioni di euro in pubblicità sulle riviste (fra le altre, Topolino, Donna Moderna, Italia Oggi), ma non ha comunicato con genitori ed insegnanti, che spesso sanno poco o nulla della riforma stessa. Come comitato, vogliamo coinvolgere il maggior numero di persone per dire con forza che non si può porre fine a un'esperienza tanto positiva come quella del tempo pieno".
Il disegnatore di libri per bambini Pino Ligabue, realizzerà un "contro opuscolo" per svelare i lati peggiori della riforma scolastica: "Sono coinvolto nelle proteste contro il progetto perché si attua un attacco alle fasce deboli senza precedenti - afferma il disegnatore - L'addio agli insegnanti di sostegno sarebbe un colpo durissimo ai piccoli che hanno bisogno di un maggiore aiuto. Si dimentica che il confronto con i 'diversi' siano essi disabili o stranieri, è il modo migliore per l'integrazione".
Abbandonare il tempo pieno, oltretutto, significherebbe per tanti genitori rinunciare a loro volta al lavoro "full time", causando così danni economici non indifferenti. E tanti genitori stranieri, specie gli extracomunitari meno abbienti, sarebbero davvero nei guai.
"La rivoluzione dei tempi scolastici non tiene conto delle esigenze lavorative dei genitori", ha accusato Gabriella Morandi, ricordando anche che "quello del pasto insieme è per i bambini un momento di incontro e di unione. Anche qui si perderebbe un'occasione di fare gruppo".