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Fase 2, riecco i cantieri a scuola

Riaperti oltre 2 mila interventi sulle strutture edilizie scolastiche. In vista nuovi fondi

05/05/2020
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ItaliaOggi

Emanuela Micucci

La Fase 2 della scuola parte dall'edilizia scolastica. Dopo lo stop per l'emergenza covid, infatti, sono stati riaperti ieri i cantieri per oltre 2 mila interventi sugli edifici scolastici, grazie a un accordo con i ministeri delle infrastrutture, dello sviluppo economico e della salute. Con «meno burocrazia e più velocità», sottolinea la viceministra all'istruzione Anna Ascani. «In cabina di regia avevo confermato l'intenzione di utilizzare il momento di sospensione delle attività didattiche per mettere in sicurezza le scuole» e intervenire strutturalmente sugli edifici, spiega Ascani, così da garantire anche la riapertura delle scuole a settembre. A margine di quell'incontro il ministero dell'istruzione ha deciso un ulteriore passo avanti: «mantenere sempre aperti gli applicativi informativi per la rendicontazione e per i pagamenti, garantendo le risorse e fornendo sostegno e liquidità a enti locali e imprese».

Una novità che semplifica e snellisce le procedure. Di solito, infatti, gli enti locali hanno a disposizione tre finestre temporali durante l'anno per richiedere risorse, inserire procedure, rendicontare.

Un'esigenza che era stata rappresentata dall'Anci (associazione nazionale comuni italiani). Semplificazione è anche la parola chiave su cui insiste il presidente dell'Upi (unione province d'Italia) Michele De Pascale.

Senza misure in tal senso, osserva, «rischiamo di veder passare minimo un anno tra lo stanziamento delle risorse e l'apertura dei cantieri».

Sul piatto, oltre alle eventuale nuove risorse che potrebbero arrivare dal decreto di maggio, ci sono 855 milioni di euro in cinque anni della legge di Bilancio 2020 per la manutenzione straordinaria e l'efficientamento energetico delle scuole superiori e le risorse del Piano 2019 stanziate in erogazione diretta.

Di queste ultime, per una prima tranche di 510 milioni sono in corso le procedure di affidamento dei lavori, per i 310 milioni della seconda tranche saranno autorizzati gli interventi nelle prossime settimane. Le regioni dovranno mandare al Miur la lista degli interventi da fare nei singoli comuni, così che poi possano partire.

Da qui a settembre, aggiunge Ascani, «avremo bisogno di quegli interventi di edilizia cosiddetta leggera, quindi, di adeguamento delle strutture, per far sì che il distanziamento sia possibile anche all'interno delle nostre attuali scuole, differenziando magari gli ingressi per evitare gli assembramenti... A tutti bisognerà dare la possibilità di tornare a scuola».


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