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Dirigenti, terremoto giustizia

Il nuovo anno a rischio continuità, ricorso di massa alle reggenze. Oggi vertice al ministero

16/07/2013
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ItaliaOggi

di Alessandra Ricciardi  
 

In Lombardia, ricorrezione degli scritti e nuovi orali, 355 posti. L'Abruzzo ha visto annullare la graduatoria definitiva, 68 nomine pronte. Calabria, scritti sospesi, 108 posti. In Campania sono in attesa di sapere se ci saranno gli orali: a gara 224 incarichi. La Toscana ha 112 neodirigenti nominati, ma la sentenza di merito è prevista per novembre e chissà come finirà.

Il Molise ne conta solo 16 di nomine da fare, ma pure qui il concorso è stato annullato. Il Lazio con i suoi 215 nuovi presidi potrebbe invece farcela, ma le code giudiziarie potrebbero anche rivelare sorprese. A conti fatti, oltre il 40% degli incarichi a preside, messi a concorso nel 2011 attraverso procedure regionali, oggi è in bilico sotto la spada di Damocle della giustizia amministrativa.

Vizi formali e meno, buste troppo trasparenti in cui sono stati inseriti gli elaborati, presidenti di commissioni che non erano presenti ai lavori, incompatibilità manifeste... Consiglio di stato e Tar hanno evidenziato nella selezione di 2.386 dirigenti errori e superficialità dell'amministrazione scolastica che danneggiano anche quanti hanno superato con impegno e buona fede le prove.

Quando infatti si annullano prove o graduatorie, non c'è più certezza per nessuno. Gli oltre 400 candidati lombardi che hanno superato gli scritti, da ricorreggere dopo la sentenza del Consiglio di stato, chiedono ora a gran voce al ministro dell'istruzione, MariaChiara Carrozza, un decreto che faccia salve le loro posizioni. Quello che è certo è che la continuità è a rischio e che all'inizio del nuovo anno, mancando i dirigenti titolari, ci sarà un ricorso di massa alle reggenze, con presidi a mezzo servizio su più sedi. Oggi ci sarà al ministero dell'istruzione un vertice con i sindacati per fare chiarezza su quanto avvenuto, mentre chi rischia di dover rifare un concorso vinto prepara a sua volte il ricorso per danni. «Si è creata una spirale di cui non si vede la fine e che solleva pesanti interrogativi sulla stessa credibilità delle procedure di reclutamento», dice Francesco Scrima segretario della Cisl scuola. «Servono nuove procedure, gestite a livello nazionale che garantiscano imparzialità e trasparenza», invoca Mimmo Pantaleo, segretario Flc-Cgil. Intanto dalle parti di Pdl e Lega ritorna il tamtam delle assunzioni dirette.


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