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Corriere-Lezione d'attualità, la nuova sfida della scuola

Il lunedì per discutere con i ragazzi, proposto dal preside dell'Agnesi, riaccende il dibattito sul ruolo dell'insegnante: "Ruolo difficilissimo tutto da inventare" Lezione d'attualità, ...

24/11/2003
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Corriere della sera

Il lunedì per discutere con i ragazzi, proposto dal preside dell'Agnesi, riaccende il dibattito sul ruolo dell'insegnante: "Ruolo difficilissimo tutto da inventare"

Lezione d'attualità, la nuova sfida della scuola

I presidi: giusto parlare di guerra e disagio giovanile, i docenti hanno un compito educativo e spesso si devono sostituire alle famiglie

I primi ad applaudire la proposta del preside dell'Agnesi - niente interrogazioni il lunedì, ma discussioni su temi di attualità e avanti con il programma - sono stati, c'era da aspettarselo, gli studenti. Ma la riflessione di Giovanni Gaglio sul valore della domenica per riscoprire gli affetti familiari e sul compito della scuola, sul "rieducare i giovani alla cittadinanza attiva e solidale", ha colpito soprattutto gli adulti. E acceso il dibattito tra presidi e insegnanti. Infiammando la riflessione sul disagio dei ragazzi e il loro "bisogno di essere ascoltati", sul "dovere educativo dei professori" e il loro difficile compito, sulla mancanza di punti di riferimento e sulla richiesta di confronto, su una professione che "è tutta da reinventare".
E al di là delle ore libere e del lunedì "dolce", i docenti si chiedono se la scuola debba rinnovarsi adeguandosi alle esigenze dei ragazzi. Ne è convinta Clara Magistrelli, preside dell'istituto professionale Caterina da Siena e reduce da una settimana di occupazione: "Gli insegnanti devono riappropriarsi del loro ruolo educativo. Devono saper ascoltare i ragazzi. È un compito che si impone in una società in cui le famiglie sono assenti per i più svariati motivi".
Un ruolo difficilissimo, proprio mentre tra gli adolescenti cresce la violenza e il consumo di droga. "L'insegnante - continua la preside Magistrelli, non deve cercare la complicità dei ragazzi, ma ascoltarli, collaborando con le famiglie. È un professionista che deve avere la flessibilità di chi lavora su un progetto: insomma, ben venga il lunedì e il venerdì di discussione, senza che il professore si preoccupi di perdere un'ora".
La scuola fa autocritica, dunque. Anche se in alcuni istituti superiori già esiste l'"ora di attualità". "Una volta alla settimana - spiega Silvia Ferrari, preside dell'istituto industriale Torricelli di via Ulisse Dini - tutti gli insegnanti di lettere discutono con gli studenti seguendo il progetto del quotidiano in classe".
Dibattiti su terrorismo, guerra e droghe anche allo scientifico Severi dove "si tengono confronti periodici - racconta il preside Michele D'Elia - sui temi di maggiore importanza". Questa settimana, al Severi, esperti e medici interverranno per illustrare gli effetti degli stupefacenti. "È importante - continua D'Elia - affrontare certi argomenti con i ragazzi. Per questo sono d'accordo con Gaglio, ma ritengo sia necessario adattarsi alla sensibilità degli studenti, senza fissare date e luoghi. Per quanto riguarda la domenica, poi, ognuno organizza le feste come vuole: siamo pur sempre alle superiori".
Di tempi parla anche Guido Panseri, docente di filosofia al classico Berchet: "Il problema è reale, riguarda il silenzio che spesso la scuola manifesta nei confronti della vita, di ciò che accade. Ma il rimedio prospettato rischia di diventare l'espressione conclamata di quello stesso malessere di cui vuole essere la cura. È ingenuo ritenere che per lo studente il tempo scolastico sia un venerdì di passione mentre la domenica il giorno della festa: mettere il nostro tempo nel pensiero, far entrare il quotidiano nella riflessione dovrebbe essere sempre il compito specifico di una scuola capace di rinnovare senza fine le sue discipline, di togliere le sue rigidità organizzative, di aprirsi al dialogo per educare alla parola libera e responsabile ogni giorno della settimana e in ogni luogo. Un compito ancora tutto da percorrere senza scorciatoie".
Annachiara Sacchi

Cronaca di Milano


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