A settembre tre milioni di nuovi banchi. Il super appalto per le scuole
Pronto il bando del commissario Arcuri. Servono soprattutto per le superiori e al Sud. Poche scuole hanno chiesto i banchi innovativi (e costosi) che piacciono alla Azzolina
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Gianna Fregonara
Nuovi, monoposto, per due studenti su cinque. Entro la prima settimana di settembre dovranno essere recapitati nelle scuole italiane tre milioni di nuovi banchi: tanti ne ha chiesti il ministero dell’Istruzione da mettere a bando. Servono soprattutto per le scuole superiori e nelle regioni del Sud, dove i banchi sono più vecchi e molti a due posti come usavano un tempo.
La corsa contro il tempo
Nei prossimi giorni in commissario Domenico Arcuri pubblicherà i dettagli di quella che sarà una delle forniture più ingenti - a parte le mascherine - per il prossimo anno scolastico. A raccogliere le richieste in queste settimane sono stati gli uffici scolastici regionali, dopo l’indicazione della ministra Azzolina. Per pagare i banchi il governo ha stanziato fondi nel decreto rilancio. La sfida è riuscire a far arrivare entro un mese e mezzo tutti i banchi necessari a destinazione: le scuole riaprono il primo settembre ed entro la prima settimana del mese le aule dovrebbero essere pronte per accogliere gli studenti.
Banchi innovativi o banchi tradizionali?
La cifra dell’appalto è ingente: un tavolino classico, il banco di legno con il sotto banco per i libri, costa in media 50-60 euro. I banchi innovativi, colorati e con ruote che la ministra ha sponsorizzato nella conferenza stampa con il premier Conte venti giorni fa invece arrivano fino a 300 euro l’uno. Di questi però il Ministero - e dunque le scuole - non ne hanno chiesti che qualche migliaio: i più preferiscono attenersi all’arredo classico delle aule. In totale si va comunque facilmente oltre i duecento milioni di spesa per preparare le aule.
I test per gli insegnanti
Oltre a questo bando Arcuri si occuperà dei test sierologici per gli insegnanti: dovranno essere disponibili presso i medici di famiglia già in agosto per permettere di monitorare tutti i due milioni di insegnanti, personale Ata e di segreteria che dal primo settembre dovranno tornare a scuola. Per il monitoraggio degli studenti invece, si procederà in un secondo tempo con controlli a campione fatti con i tamponi, durante l’anno scolastico.