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Oggi sui quotidiani

  • Gli articoli di gennaio 2017
  • La buona scuola e la fabbrica del falso

    18/01/2017 OrizzonteScuola: Lettera

  • Maturità più facile? Anche no, grazie

    18/01/2017 La Stampa: Ennesima riforma della riforma. Ma si spera che l’esame resti un grande rito di passaggio

  • Scuola, lavoro e tecnologie: un futuro da inventare per i nostri figli

    18/01/2017 la Repubblica: Cambia l'idea di formazione mentre cambia radicalmente la società. Aprono le inscrizioni alla scuola quando la metà dei mestieri che andranno per la maggiore fra 20 anni devono ancora essere inventati. Non ci sono garanzie, metodi sicuri. Eppure per i nostri figli c'è chi sta cercando di immaginare degli strumenti che vadano bene anche domani

  • In Cina nasce la banca dei voti per migliorare la media scolastica

    18/01/2017 Corriere della sera: Crediti, debiti, lista nera: il progetto di una scuola superiore di Nanchino per ridurre lo stress degli studenti. Se un ragazzo è andato male in un test può prendere in prestito dei voti purché li restituisca con i test successivi, cioè purché migliori la sua prestazione

  • Deleghe L.107/15, alla maturità anche con insufficienze gravi: basterà la media del 6

    18/01/2017 La Tecnica della Scuola: Con il passare delle ore, emergono altre novità nei decreti applicativi della L.107/15 approvati in via preliminare dal CdM e giunti alla Camera poche ore fa.

  • Se la scuola della bontà perdona le insufficienze

    18/01/2017 la Repubblica: Un tremendo 4 in matematica sarà pareggiato da un eventuale 8 in italiano. Questo capitava già in passato, ma ora c’è di più, perché dalla prima bozza del provvedimento parrebbe che anche il voto in condotta “faccia media”. È un bel regalo, perché si sa che in condotta il sette è un brutto voto

  • La maturità con il 5

    18/01/2017 la Repubblica: Dal 2018 basterà la media del 6 e conterà la condotta. Per il voto, più peso alla carrieraLe otto deleghe salvate, ovvero la Buona scuola bis, approdano alle due commissioni parlamentari. E alla Camera diventa pubblico il primo “schema” (perfettibile, modificabile) sugli otto argomenti su cui nasceranno — nei prossimi due mesi — i nuovi decreti legge. Il tema più seguito è quello delle valutazioni degli studenti e presenta diverse novità. Morbide per gli studenti. Nell’articolato numero 384 si introduce in tre passaggi chiave il concetto di “media scolastica”. Per essere ammessi alla Maturità, a partire dal giugno 2018 non sarà necessario avere tutte le sufficienze, ma basterà una media matematica del 6. Significa che si potrà fare l’Esame di Stato anche con un 5 (o un 4) su una o due materie purché ci siano 7 e 8 a compensare su altre discipline. Non è importante — seguendo il testo — che le insufficienze siano presenti in materie fondamentali: anche educazione motoria, religione e, ovviamente, condotta concorrono alla media finale. Su questo allentamento del rigore si legge l’impronta di parlamentari del Pd che, di fronte a un esame di Maturità a cui accede oltre il 95 per cento degli studenti, hanno provato a togliere al passaggio scolastico l’aura di prova della vita. Il concetto della “media del 6”, d’altro canto, è entrato con questo testo anche nell’accesso all’Esame di terza media e persino nelle decisioni di promozione o bocciatura nelle otto classi del primo ciclo (le cinque elementari e le tre medie): di fronte a un “6 di media” lo scolaro non ripeterà l’anno anche se ci sono insufficienze nelle singole materie. Se per la bocciatura diventerà decisivo il voto di religione, il fatto dovrà essere messo a verbale. La bocciatura nella primaria, comunque, dovrà fondarsi «su motivazioni eccezionali ». Il nuovo schema sulla Maturità — che non è un testo finale, ma l’inizio di una discussione che durerà sessanta giorni — prevede che per l’ammissione all’esame serviranno la partecipazione alle prove Invalsi di quinta (si terranno in aprile su italiano, matematica e, novità, inglese), la prova dello svolgimento dell’alternanza scuola-lavoro in terza e quarta superiore e, si ribadisce, una frequenza scolastica pari a tre quarti del monte ore annuale. Il decreto prevede, sempre per l’Esame di Stato superiore, la scomparsa della terza prova (il quizzone) e della “tesina” portata dal candidato (era nata con il ministro Fioroni nel 2007). Si dovrà portare, invece, un resoconto del periodo di “alternanza lavoro” realizzato nelle due stagioni precedenti. La composizione delle commissioni d’esame resta mista (tre interni, tre esterni) con il presidente di commissione (esterno) scelto da un Albo e preparato per condurre l’esame. La prova di italiano si trasformerà nella redazione di un testo argomentativo con la possibilità di strutturare la prova in più parti. La seconda prova (matematica, per esempio) avrà all’interno quesiti anche su altre discipline (nel caso specifico, Fisica). Nel colloquio orale sarà la commissione a dettare il punto di partenza della riflessione. Per il voto finale peserà di più il percorso degli anni precedenti: si potrà ottenere un massimo di 12 punti in terza, 13 in quarta e 15 in quinta. Quaranta (su cento) in totale contro i 25 precedenti. Altri quaranta punti arriveranno, equamente divisi, dalle prime due prove scritte. Venti dal colloquio. Il bonus di cinque punti scatta da un voto minimo di 80. La lode che segue il cento dovrà essere votata all’unanimità. L’esame di Terza media si snellisce: sarà composto di tre prove (italiano, matematica e lingue straniere). Il Test Invalsi sarà anticipato.

  • Human Technopole: dopo le critiche (fondate) la Legge di Stabilità prova a correggere il tiro

    17/01/2017 Francesco Sinopoli esamina il progetto del governo sullo Human Technopole, la nuova infrastruttura di ricerca che dovrà operare nei settori della salute, della genomica, dell’alimentazione e della scienza dei dati e delle decisioni. Sinopoli ricorda le critiche mosse alla versione originaria del progetto e segnala che, anche se la legge di Stabilità ha tentato di rispondere ad alcune di esse, resta la domanda di fondo e cioè quale sia la politica della ricerca e dello sviluppo in cui il progetto si iscrive.

  • Far crescere i cittadini di domani

    17/01/2017 Internazionale: L’ulteriore paradosso è questo: occuparsi del futuro, oggi, significa ragionare di un’istituzione antica (e, nella sbrigativa percezione di troppi, polverosa) com’è la scuola. Significa migliorare la scuola di oggi e progettare la scuola di domani, e istruire i cittadini di domani, prima e più ancora che progettare le tecnologie di domani.

  • Precari a corsia preferenziale

    17/01/2017 ItaliaOggi: DELEGHE/Chi è ammesso al percorso triennale farà subito le supplenze. Intanto, parte il Tfa

  • Valutazione, dal 2018 indietro tutta

    17/01/2017 ItaliaOggi: Addio al quizzone, la prova invalsi fuori dagli esami

  • Disabili, non sarà più la scuola a decidere le ore di sostegno

    17/01/2017 ItaliaOggi: Cambia anche la commissione che accerta la disabilità

  • Non è la RAI: Una semplicissima soluzione a tutti (o quasi) i problemi dell’Università italiana.

    17/01/2017 ROARS: La RAI finora è stata esentata dal giogo burocratico della Pubblica Amministrazione su spending review, appalti, acquisti e assunzioni. Perché una cosa è sicura: se si applicassero alla RAI le norme della PA essa fallirebbe in pochi mesi

  • Tra vent’anni un impiego su due toccherà ai robot La sfida? Adattarsi

    17/01/2017 la Repubblica: McKinsey: il cambiamento avverrà al più presto nel 2035, al più tardi nel 2075. Agli automi i compiti fisici, ripetitivi, di raccolta e analisi dati. Ma sparirà solo il 5% delle professioni

  • “Ma i saperi necessari cambiano troppo in fretta”

    17/01/2017 la Repubblica: JERRY KAPLAN, UNIVERSITÀ DI STANFORD Saremo licenziati dalle macchine E forse avremo una vita migliore

  • “Si punti su chi coniuga scienza e cultura umanistica”

    17/01/2017 la Repubblica: Ivano Dionigi, già rettore dell’Università di Bologna e adesso presidente di Almalaurea, ammette che è difficilissimo dare una risposta sulle scelte future di scuola e università

  • A scuola il futuro

    17/01/2017 la Repubblica: Cosa studiare per non essere impreparati quando la tecnologia rivoluzionerà il lavoro

  • Lauree professionalizzanti, la Fedeli frena Cabina di regia per coordinarle con gli Its

    17/01/2017 ItaliaOggi: In tal senso sarà emanata a breve una circolare. Il Miur corre così a ripari dopo il caos sollevato dal bliz con cui l'ex ministro dell'istruzione Stefania Giannini ha autorizzato, il 12 dicembre scorso, con il decreto 987 la sperimentazione dal 2017/28 in ogni ateneo di massimo un corso di laurea breve professionalizzante a numero chiuso per non più di 50 studenti

  • Riformare il sostegno è necessario!

    16/01/2017 ScuolaOggi: A quegli insegnanti di sostegno promotori di una protesta e autori di una lettera aperta inviata a Valeria Fedeli, nuova responsabile del Ministero dell’Istruzione, ove si contestano numerosi punti della riforma riguardante l’emananda Delega sull’inclusione, Gianluca Rapisarda replica punto per punto, ritenendo invece tale riforma «assolutamente indifferibile e necessaria».

  • L’abbandono della scuola al tempo dell’abdicazione della politica

    16/01/2017 Corriere della sera: Dagli anni Ottanta i poteri dei ministri sono passati agli esperti, cancellando nei programmi ogni valenza formativa. E, per gli alunni, l’insegnamento ora è insignificante

  • Scuola, la giostra degli insegnanti di sostegno che colpisce la metà degli studenti

    16/01/2017 Corriere della sera: Costano oltre 5 miliardi l’anno di soli stipendi, sono più dei carabinieri e il doppio dei medici: 60 mila di quei docenti negli ultimi tre mesi hanno cambiato posto e in automatico oltre 100 mila privando il riferimento di 233 mila alunni

  • «Buona scuola», al traguardo otto deleghe su nove

    15/01/2017 Il Sole 24 Ore: L’unica delega rimasta fuori è quella che prevede la revisione generale del Testo Unico sulla scuola

  • Fedeli: «Troppa voce ai sindacati? Sento tutti, voglio scelte condivise»

    15/01/2017 Corriere della sera: La ministra dell’Istruzione: professori pagati meglio, per il bene degli studenti

  • Elementari, bocciare non sarà vietato

    15/01/2017 Corriere della sera: Via libera alle deleghe della Buona Scuola

  • Dalla Maturità, ai disabili, al diritto allo studio: approvato il passaggio finale della Buona scuola

    15/01/2017 la Repubblica: Il governo vara le deleghe sulla parte essenziale dei contenuti della riforma. C'è anche la valutazione, le scuole per l'infanzia, le norme per reclutare i futuri prof, i professionali. Che il governo dovrà far entrare definitivamente in vigore dopo il parere del Parlamento

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