Mobilità 2010-2011. Secondo incontro al Miur
Prosegue il confronto sulla manutenzione del testo dell’attuale contratto integrativo.
A seguito dell’avvio del confronto al Miur della scorsa settimana per il rinnovo del contratto nazionale integrativo sulla mobilità del personale docente, educativo e Ata della scuola, nel pomeriggio di ieri si è tenuto un secondo incontro. Si è discusso su come procedere nell’esame del testo del contratto attualmente in vigore sul quale, da parte dell’amministrazione, non sono state rappresentate particolari esigenze di modifica.
La posizione della FLC Cgil
Come FLC Cgil abbiamo ribadito quanto già dichiarato nel primo incontro e cioè:
-
la nostra disponibilità a lavorare per tempo sulla revisione e manutenzione del testo attualmente in vigore;
-
l’indisponibilità, in ogni caso, a concludere la trattativa sulla mobilità prima che sia stato avviato un confronto serio sugli organici per l’anno scolastico 2010-2011 e, soprattutto, sulle modalità di attuazione delle modifiche ordinamentali nella scuola secondaria di secondo grado per le evidenti ricadute sulla gestione del personale e sulla mobilità, anche in relazione ai lavori in corso sulle classi di concorso. Impensabile definire le regole sulla mobilità prima che sia chiaro e definito tutto questo quadro e prima che siano definiti i tempi di attuazione;
-
l’indisponibilità a sottoscrivere un nuovo contratto in presenza di “incursioni” sulla mobilità, materia contrattuale, attuate con atti amministrativi quali, ad esempio, il nuovo regolamento sulla “razionalizzazione e accorpamento delle classi di concorso” in fase di predisposizione da parte del Miur.
Per quanto riguarda poi il testo attuale, la FLC Cgil ha posto l’esigenze di rivedere alcuni istituti, come ad esempio il sistema delle precedenze e le modalità di individuazione dei perdenti posto, dal momento che su questi due aspetti sono state poste diverse esigenze di chiarimento e di cambiamento di alcune regole.
Anche la mobilità professionale, in particolare per ciò che riguarda i passaggi di cattedra e la mobilità “da” e “per” il sostegno, dovrà essere posta al centro dell’attenzione in stretta connessione con gli effetti delle riforme fatte o in cantiere, come nella scuola secondaria di secondo grado.
Roma, 4 novembre 2009
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