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Ingv, in arrivo lo smembramento dell’Ente?

Il Consiglio dei Ministri sarebbe in procinto di varare un decreto legge che, nell’ambito di vari interventi di dubbia utilità in materia di protezione civile, sottrarrebbe all’ente le funzioni di sorveglianza sismica, con possibili gravi ripercussioni sia sulla qualità del servizio che sulle prospettive di sviluppo della ricerca in un settore di vitale importanza per il Paese.

24/11/2009
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Il provvedimento, se confermato, per la parte concernente l’Ingv introdurrebbe una cesura tra le funzioni di monitoraggio sismico e le attività di ricerca. E ciò comporterebbe rischi sia dal punto di vista della gestione delle infrastrutture sia sotto il profilo delle competenze tecnico-scientifiche.

Le conseguenze di tale frattura sarebbero dannose per la qualità della rete di monitoraggio, che sarebbe privata della feconda contiguità con la funzione di ricerca, la sola in grado di stimolare un adeguato processo di miglioramento permanente delle caratteristiche tecniche della rete. Sarebbero, inoltre, dannose anche per lo sviluppo delle attività di ricerca, centrale per assicurare l’avanzamento delle conoscenze sui fenomeni sismici, propedeutica alla capacità stessa del Paese di presidiare con efficacia il territorio nazionale sotto il profilo della prevenzione.

La natura del provvedimento, sempre per quanto inerente all’Ingv, rischia inoltre di generare conflitti con il processo di riordino degli enti vigilati dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, il cui schema di Decreto legislativo è stato recentemente licenziato dall’esecutivo. Sovrapporre, oltretutto con decretazione d’urgenza, mutazioni di rilievo nella missione di un ente che sta per essere assoggettato riordinato non può che comportare complicazioni in grado d’inficiare un’efficace emanazione dello statuto e dei regolamenti previsti dalla legge, con gravi conseguenze per l’operatività dell’ente sotto il profilo dell’efficacia dell’azione amministrativa.

Ma, cosa ben più grave, privare l’Ingv della funzione di monitoraggio sismico comporterebbe uno svilimento della missione dell’ente, che sarebbe pericolosamente ridimensionata, con danni irreversibili rispetto alle prospettive di sviluppo delle competenze tecnico-scientifiche in un settore di vitale importanza per il Paese.

In allegato il comunicato congiunto FP Cgil e FLC Cgil.

Roma, 24 novembre 2009

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