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CNR: Piano di Fabbisogno 2025-2027, incontro sindacati e Amministrazione del 27 gennaio 2025

La FLC CGIL ha chiesto con forza di attivare rapidamente un tavolo tecnico di confronto

30/01/2025
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Il giorno 27 gennaio 2025 si è svolto, in modalità telematica, l’incontro tra le organizzazioni sindacali e l’Amministrazione del CNR riguardante il Piano di Fabbisogno 2025-2027, incluso nel PIAO, che sarà sottoposto ad approvazione del CdA nella riunione del 30 gennaio. Per l’Ente erano presenti la Presidente, il Direttore Generale e il Dirigente della Direzione Centrale delle Risorse Umane che ha illustrato il Piano.

Nel Piano di Fabbisogno sono state inserite nuove posizioni da autorizzare nel triennio 2025-2027 a valere su fondi propri dell’Ente derivanti dal turnover, come da tabella a seguire:

Tabella CNR programmi PFB 2025 2027

L’Amministrazione ha inoltre incluso nel Piano le risorse derivanti dalla legge 207/24 art. 1 comma 591, vincolate al processo di stabilizzazione secondo il D.Lgs 75/2017 art.20 commi 1 e 2, ottenute grazie alla mobilitazione dei sindacati e del movimento dei Precari Uniti, ossia 10.5 Milioni di euro a regime che saranno nelle disponibilità del CNR a seguito di apposito Decreto di Assegnazione.

Al momento tuttavia nel Piano di Fabbisogno non sono stati ancora inseriti i numeri delle posizioni da Ricercatore/Tecnologo/Tecnico/Amministrativo che verranno autorizzate a valere su tali fondi, rimandando all’esito della Manifestazione di Interesse che consentirà di individuare i cluster di aventi diritto secondo l’articolo 20 comma 1 e il comma 2 del D.lgs.75/2017.

La FLC CGIL ha chiesto con forza di attivare rapidamente un tavolo tecnico di confronto su questo tema, anche in vista delle interlocuzioni con il MUR, in modo da avviare in tempi stretti:

  1. la manifestazione di interesse per l’individuazione degli aventi diritto di cui al comma 1 Art.20;
  2. i criteri che staranno alla base dei bandi riservati come previsto dal comma 2 Art. 20 del D,lgs. 75/2017.

Ciò al fine di individuare in maniera più realistica la platea degli aventi diritto, rispetto a quella sottostimata comunicata dall’Amministrazione, che non tiene conto, per esempio, delle anzianità maturate presso altri Enti e Istituzioni pubbliche di ricerca, come indicato dalla circolare 3/2017,cui correttamente si fa riferimento nel documento. Grazie alla pressante richiesta della FLC CGIL, l’Amministrazione si è impegnata a convocare sul punto le OO.SS. indicativamente nella prima settimana di febbraio.

Per quanto riguarda la valorizzazione del Personale, l’Ente ha previsto, considerata anche la capienza residua del fondo Art.90, di procedere già nel corso del 2025 a un nuovo bando di concorso ex art.54 per le progressioni di livello del personale tecnico-amministrativo. L’Ente si è inoltre impegnato a procedere, indicativamente per l’anno 2026, a un nuovo bando ex Art 15. per la progressione del personale I-III, con l’obiettivo di rispettare la cadenza biennale prevista nel CCNL.

A tal riguardo, la FLC CGIL ha sottolineato ancora una volta che i concorsi ex Art.15, ancora in corso, hanno purtroppo mostrato tutte le criticità che erano state a suo tempo evidenziate e ha chiesto che venga fatta una attenta riflessione sulle modalità dei prossimi Bandi.  La FLC CGIL ritiene inoltre fondamentale che, alla fine delle procedure in corso, l’Amministrazione verifichi la presenza e l’entità di eventuali residui del fondo, da impiegare per ampliare la platea dei vincitori, scorrendo le graduatorie. Inoltre, pur rimandando al reperimento delle risorse necessarie, che devono essere garantite da finanziamenti dedicati, la FLC CGIL ha ribadito la necessità di prevedere uno scorrimento integrale delle graduatorie.

La FLC CGIL ha inoltre chiesto che l’Amministrazione preveda l’applicazione dell’Art. 52 per la mobilità tra profili del personale IV-VIII e dell’Art. 65 per la mobilità tra profili del personale I-III.

Nel Piano di fabbisogno sono inoltre previste assunzioni con contratti di apprendistato, destinati a giovani laureati, e formazione lavoro, destinati a studenti con età inferiore a 24 anni, come previsto dal MUR. La FLC CGIL ha stigmatizzato l’utilizzo di tali tipologie contrattuali che di fatto aumentano la precarizzazione del lavoro e risultano essere penalizzanti per i lavoratori anche dal punto di vista economico.

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