Il liceo delle incongruenze
Dopo aver rinviato l'attuazione dei nuovi licei il Ministro conferma tuttavia l'immodificabilità delle scelte fatte. Ne esce un liceo privo di logica, asimmetrico, con discipline scoordinate e senza nessuna unitarietà neppure nei bienni iniziali, con i linguisti che studiano scienze anziché lingue, il diritto che non fa parte delle scienze umane, i musicisti che non suonano e gli artisti che non dipingono.
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I licei della Gelmini, rinviati di un anno ma confermati nella loro definizione, saranno sei:
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il liceo classico
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il liceo scientifico
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il liceo linguistico
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il liceo delle scienze umane
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il liceo musicale e coreutico
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il liceo artistico, a sua volta suddiviso in:a) indirizzo arti figurativeb) indirizzo architettura design ambientec) indirizzo audiovisivo multimedia scenografia.
L’orario settimanale sarà di 30 ore per i primi 4 licei, 32 per il musicale-coreutico, 34 ( prima e seconda) e 35 (terza, quarta e quinta) per l’artistico.
Diversamente dagli istituti tecnici e professionali non saranno previste per i licei flessibilità didattiche o curricolari riservate alla scuola, fatte salve la consueta quota del 20% e la possibilità di attivare, in base all’organico residuato ed anche in rete con altre scuole, una qualche disciplina facoltativa e aggiuntiva. Sembra invece confermata in aggiunta al 20% la quota oraria riservata alle regioni (DM 226/75).
Sarà previsto nell’ultimo anno l’insegnamento di una disciplina non linguistica in inglese.
I licei classico e scientifico
I licei classico e scientifico tradizionali sono solo lievemente interessati dalla modificazione oraria, la quale produce alcuni cambiamenti come l’introduzione della lingua straniera fino alla classe terminale del liceo classico, l’introduzione delle scienze nel biennio iniziale e il rafforzamento della matematica e delle scienze nello scientifico.
Ne sono invece fortemente interessati i corsi sperimentali, in particolare i più diffusi:
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il Piano nazionale di informatica
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la sperimentazione della seconda lingua straniera nel liceo scientifico
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il Liceo Scientifico-Tecnologico.
L’abolizione di tutte le sperimentazioni e il limite dell’orario settimanale a 30 ore li stroncano irrimediabilmente.
I licei linguistico e delle scienze umane
I licei linguistico e delle scienze umane, finora costituiti in via sperimentale con orari intorno alle 35 ore, risentono maggiormente del limite a 30 ore.
La stessa definizione e distribuzione delle discipline è qui più approssimativa:
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matematica e fisica costituiscono una disciplina unica (comprensiva anche di informatica!) diversamente da classico e scientifico (e dal resto del secondo ciclo!);
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arte e musica sono alternative e sono distribuite su un’ora alla settimana.
Il liceo linguistico prevede Latino nei primi due anni, ma, analogamente al solo liceo artistico, non prevede Scienze naturali, disciplina che invece va in tutti e tre gli anni del triennio, quelli che a rigor di logica dovrebbero essere più dedicati alla specializzazione linguistica.
Il liceo delle scienze umane è calibrato su un asse psico-pedagogico, anziché, come nel resto d’Europa, su un asse sociale. E’ una inutile riedizione del soppresso magistrale con Latino per 5 anni e neppure un’ora di Discipline Giuridiche ed Economiche, come se quest’ultima disciplina non appartenesse all’area delle scienze umane.
I licei musicale-coreutico ed artistico
Il liceo musicale-coreutico prevede l’insegnamento teorico della musica e della danza, ma assai poco quello pratico, sacrificato dentro le 32 ore massime in cui si articola.
Il liceo artistico, pur prevedendo più ore, prevede un numero di ore insufficiente e mal distribuito per le attività artistiche pratiche, sacrificate a favore dell’introduzione della seconda lingua straniera. Analogamente al solo liceo linguistico non prevede Scienze naturali nei primi due anni, mentre la prevede negli ultimi tre.
Il liceo artistico dovrebbe assorbire anche gli istituti d’arte, con conseguenze pesanti sulla molteplicità di queste scuole non riassorbibile nei tre indirizzi previsti.
Le ricadute sugli organici
Per effetto della riduzione oraria entreranno in sofferenza molte discipline con le relative classi di concorso, in particolare citiamo ( senza pretendere di essere esaustivi) :
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Le classe 19 A (Discipline giuridiche ed economiche) che scompare dai licei linguistici e delle scienze umane e da molte sperimentazioni
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La classe 51 A (Materie letterarie con latino) nel liceo scientifico, nel liceo linguistico (da - 25 a - 50% a seconda dell’organizzazione precedente), nel liceo delle scienze umane (- 8% circa)
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La classe 50 A (Materie letterarie) nel liceo linguistico e nel liceo delle scienze umane dove, vista la presenza del latino, prevarrà il ricorso alla 51 A.
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La classe 49 A (Matematica e Fisica) nel liceo linguistico (-15% circa)
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La classe 45 A (Lingue straniere) nello scientifico (10% circa) e, relativamente alla seconda lingua straniera, nel liceo linguistico (-33% circa)
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La classe 60 A (Scienze naturali ecc.) nel linguistico e nel liceo delle scienze umane(- 25% circa )
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Le classi 61 A ( Storia dell’arte) e 25 A (Disegno e storia dell’arte) dimezzate nei licei linguistico e delle scienze umane
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La classi 36 A (Filosofia, pedagogia, psicologia) e 37 A (Filosofia e storia) nel liceo delle scienze umane (rispettivamente -33% e – 25%))
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La classe 47 A (Matematica) espulsa dai licei delle scienze umane e linguistici, poichè matematica e fisica diventano disciplina unica già nel biennio
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Le classi 18 A (Discipline geometriche ecc.), 21 A(Discipline pittoriche), 22 A ( Discipline plastiche) nel liceo artistico
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Le classi dalla 3 A alla 10 A (Arti varie) e della tabella D (Laboratori degli istituti d’arte) per la confluenza degli istituti d’arte nei licei artistici.
Il personale insegnante di queste discipline andrà in trasferimento d’ufficio o in utilizzazione anche su altre classi di concorso affini e altri ordini di scuola in base ad una nuova tabella delle classi di concorso ancora non pubblicata e/o alla frequenza di corsi di riconversione.
In conclusione
I licei della Gelmini si presentano come scoordinati e privi persino di una propria logica interna, con pesanti conseguenze sull’articolazione disciplinare e sugli organici, secondo le finalità di taglio della legge 133/ 2008 a cui tutto doveva servire.
Nonostante si tratti di licei è perfettamente inutile cercare una qualche unitarietà nei percorsi, nemmeno nel biennio iniziale.
Con gli altri settori del secondo ciclo (tecnico e professionale) lo scoordinamento è totale. Nell’insieme abbiamo un secondo ciclo e persino un settore liceale assolutamente asimmetrico, che rende impraticabili misure come le passerelle o il riorientamento degli alunni in difficoltà.
I licei della Gelmini peggiorano persino i licei della Moratti. La Moratti prevedeva infatti più ore: la quadratura del cerchio è stata fatta sacrificando nei primi quattro licei le discipline opzionali e facoltative, negli altri due licei sacrificando le discipline di pittura, scultura, danza e pratica musicale, fondamentali per questi indirizzi.
E’ necessario che il tempo guadagnato con il rinvio di un anno venga usato non solo per l’attuazione di questo modello illogico, ma soprattutto per una definizione più logica, simmetrica e unitaria del settore liceale e di tutto il sistema secondario superiore.
Roma, 15 gennaio 2009
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