Scuola: si è aperto oggi il Laboratorio dell’istruzione tecnica e professionale
Il Laboratorio dell’istruzione tecnica e professionale è un’iniziativa del ministero della P.I. per un approfondimento dei temi connessi allo sviluppo di questi istituti
Si è svolta oggi la prima giornata di lavori del Laboratorio dell’Istruzione Tecnica e Professionale, presso l’aula magna dell’ITI “Galileo Galilei” di Roma.
L’iniziativa del Ministero della Pubblica Istruzione ha lo scopo di avviare i lavori per la riorganizzazione e il potenziamento degli istituti tecnici e professionali, dopo l’entrata in vigore dell’art. 13 della Legge 40/07 che ha riportato nel sistema dell’istruzione statale gli istituti professionali, ha introdotto i Poli tecnico professionali e ha aperto alla possibilità di fare donazioni alle scuole da parte di privati usufruendo di agevolazioni fiscali.
Il Laboratorio dell’Istruzione Tecnica e Professionale, che si tiene oggi e domani, ha visto questa mattina la partecipazione del ministro Fioroni, del sottosegretario Bastico e del rappresentante della Commissione europea Sergio Corti che hanno aperto i lavori di oggi. Domani le conclusioni saranno affidate al Presidente del Consiglio dei Ministri, Romano Prodi.
Il pomeriggio è stato dedicato a 5 lavori di gruppo: 1) I fondamenti della cultura tecnica; 2) Indirizzi di studio e organizzazione dei curricoli nell’istruzione tecnica; 3) Indirizzi di studio e organizzazione dei curricoli nell’istruzione professionale; 4) l’innovazione didattica e metodologica: laboratori, tirocini e stage; 5) Gli istituti tecnici superiori e i Poli tecnico professionali.
Una forte presenza istituzionale segna dunque un’iniziativa a cui si è voluta dare molta enfasi.
Infatti le presenze erano molto numerose, la sala affollatissima non era sufficiente a contenere i partecipanti, previsti nel numero di 300 fra personale scolastico, soggetti istituzionali, forze economiche e sociali.
Dopo il saluto e l’apertura dei lavori del ministro Fioroni, Sergio Corti ha tracciato linee di un percorso per la valorizzazione della cultura tecnica e professionale, centrate sulla ricerca di una qualità che passa per la revisione di contenuti e metodologie e una formazione qualificante e motivante per i docenti, a partire dagli orientamenti e dalle indicazioni che ci giungono dall’Europa sull’attuazione degli obiettivi di Lisbona, sul processo di Bologna e sulla circolarità dei crediti formativi e dei titoli di studio.
Il viceministro Bastico ha richiamato la necessità di dare attuazione alla strategia di Lisbona, ma soprattutto al dettato della nostra Costituzione per garantire mobilità sociale, nuove opportunità e meriti, ha tracciato la storia dell’istruzione tecnica e professionale fino agli ultimi avvenimenti riguardanti la revisione di alcune parti della Legge 53/03, ha indicato alcune prospettive di lavoro che si identificano nell’attuazione del Titolo V della Costituzione e nei regolamenti che dovranno definire i nuovi ordinamenti dell’istruzione tecnica e professionale.
La FLC Cgil ha partecipato a questa iniziativa con una presenza anche nei gruppi di lavoro, di cui daremo conto nella giornata di domani. E’ difficile però sfuggire all’impressione di partecipare ad una grande vetrina in cui vengono fatte sfilare buone intenzioni ed esortazioni che per ora misurano un ben scarno impegno istituzionale visto che la Legge 40/07 non prevede oneri aggiuntivi e la legge 298/06 ha invece proceduto ad un
taglio di organici e di risorse
che stanno mettendo in ginocchio la scuola.
Inoltre è in programma uno
sciopero per il 4 giugno
di tutto il mondo della scuola per rivendicare un contratto di lavoro scaduto ormai da 17 mesi, i cui finanziamenti contenuti in un accordo sottoscritto il 6 aprile con il Governo, vengono ora rimessi in discussione.
A questo va aggiunto che su queste materie non si è mai aperto nessun tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali, salvo per la riduzione oraria degli istituti professionali prevista dalla Finanziaria 2007.
Roma, 15 maggio 2007
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