Francia: i risultati delle elezioni professionali
Francia Dicembre 2005
La FSU si conferma primo sindacato.
Il 6 dicembre scorso si sono svolte in Francia le elezioni dei consigli di amministrazione paritetici nazionali e distrettuali, simili ai nostri Cnpi e Csp. Anche se i dati sono ancora ufficiosi le elezioni confermano in linea di massima il primato della Fsu e dei rispettivi sindacati di settore (primaria, secondaria, educazione fisica, licei professionali), e il secondo posto dell’Unsa-Education, i due sindacati nati praticamente dalla scissione del 1993 della storica Fen, a sua volta resasi autonoma dalla Cgt e neutrale al momento della scissione del 1948. Entrambe i sindacati pur autonomi dai partiti e non affiliati a nessuna confederazione, anzi essi stessi con una struttura federativa per sindacati di settore, si collocano politicamente su un versante di sinistra, più vicino al Pcf e alla sinistra socialista il primo, più vicino alla direzione del Partito socialista il secondo.
Nella primaria lo Snuipp-Fsu avanza di un 1% e conferma col 45,05% lo scavalcamento del Se-Unsa al 26,56%, che pur migliora anch’esso di un 2%. Seguono i due sindacati “confederali” Snudi-Force Ouvriere col 7,79 e Sgen-Cfdt col 7,75% .
Nella secondaria lo Snes-Fsu consolida la sua maggioranza assoluta col 51,88%, seguito dallo Sgen-Cfdt con l’11,30%, dall’”autonomo” Snalc col 9,36%, dal Se-Unsa col 7,31%, e da Force Ouvriere col 6,24%.
Tra i professori di educazione fisica e sportiva nessuno è in grado di mettere in discussione lo strapotere dello Snep-Fsu e del suo 82,95% (con un incremento di quasi il 2%!). Segue a grande distanza il Se-Unsa col 6,93%.
Il settore professionale è l’unico dove la Fsu non è al primo posto. Ciò è dovuto alla fuoriuscita (4 anni fa) da questa federazione dello Snetaa, che mantiene la maggioranza relativa con il 31,02%, seguito dal “confederale” Unsen-Cgt col 23,06% (il settore professionale è l’unico a cui la Cgt abbia una rappresentanza di un certo peso), dal “nuovo” Snuep-Fsu in lento recupero al 10,93% (+2,67%), dallo Sgen-Cfdt col 10,88%, dal Se-Unsa col 7,93% e da Force Ouvriere col 5,64%.
Al voto ha partecipato oltre il 60% del personale ma complessivamente un 5% in meno che nel 2002.
Rispetto a tre anni fa non ci sono particolari novità. Lo Sgen-Cfdt è il sindacato che registra le modificazioni maggiori e le registra in perdita. Era però anche questo un risultato atteso dopo che la Cfdt era stata l’unica confederazione ad accettare la riforma della previdenza nel 2004, con tanto di plateali abbandoni di intere unioni sindacali. E la perdita è probabilmente minore del previsto, intorno al 2%, e sembra andare a vantaggio più dell’Unsa che della Fsu.
Il Sud-Education, grosso modo il corrispettivo francese dei nostri Cobas, anche se in lieve crescita, si ferma al 6,2% nella secondaria, al 5,5% nella primaria, al 3,9% nei professionali e al 2% tra i docenti di educazione fisica. L’estrema sinistra è evidentemente ancora divisa tra questa opzione e quella di federazioni più tradizionali come la Fsu (Ligue Communiste, Ecole Emancipée) e Force Ouvriere (Lutte Ouvriere).
Roma, 12 dicembre 2005