Miur: incontro sugli organici
Si è tenuto oggi, con un mese di ritardo rispetto alla richiesta delle organizzazioni sindacali, un incontro di informazione sull’avvio dell’anno scolastico che ha affrontato anche il tema organici
Si è tenuto oggi, con un mese di ritardo rispetto alla richiesta delle organizzazioni sindacali, un incontro di informazione sull’avvio dell’anno scolastico che ha affrontato anche il tema organici.
La introduzione del MIUR ha rappresentato un quadro parziale, incompleto nella parzialità e quasiprivo di dati,tale da dare l’impressione di assistere, più che ad un incontro di informazione sindacale ad una nuova conferenza stampa del Ministro. Come se i tanti casi letti sui giornali, i problemi sollevati dalle famiglie, le denunce di sindacati ed associazioni in tante regioni, i diversi documenti prodotti non fossero esistiti.
La FLC Cgil , insieme a tutte le altre organizzazioni sindacali, ha sottolineato l’inqualificabile comportamento dell’Amministrazione che lambisce l’omissione di dati e documentazione, senza i quali nessuno è in grado di conoscere le operazioni effettuate in fase di adeguamento dell’organico e di valutarne gli effetti.
La documentazione, consegnata al termine delle operazioni, è solo una foto della realtà ( senza neppure la certezza che sia a fuoco,vista l’annosa disfunzione nell’acquisire dati) ma inibisce intenzionalmente alle organizzazioni sindacali la possibilità di intervenire.
Nel corso dell’incontro abbiamo quindi appreso che i 400 posti di scuola dell’infanzia finalizzati agli anticipi, non sono posti, ma risorse corrispondenti a 400 posti, bloccate dal Tesoro esclusivamente per quella finalità, mentre il MIUR sarebbe disponibile a renderli nelle diverse Regioni tanto che l’unico documento fornito è un prospetto riepilogativo delle richieste di nuove sezioniavanzate dalle Direzioni Regionali.
La FLC Cgilha ricordato che
la finalizzazione delle risorse destinate alla “riforma” , come quelle presenti nella legge finanziaria (i soliti 90 milioni di euro indicati all’ articolo 3, comma 92 ) è già stata cambiata, con grande facilità, tant’è che sono disponibili per la contrattazione in base all’articolo 43 del CCNL. Basta, come sempre, la volontà politica che su questo punto si dimostra più attenta alla pubblicità che alle esigenze delle famiglie. Inoltre, se sono risorse e non posti non si comprende come il decreto interministeriale abbia già trasmesso la tabella con i posti disponibili per ogni regione.
la legge 53 ed il decreto 59 affermano e sostengono la generalizzazione della scuola dell’infanzia che deve essere assicurata dalla Repubblica; risulta quindi incomprensibile , a noi e ai genitori delle migliaia di bambine e bambinidi tre anni in lista d’attesa, la ratio che guida la scelta di usare i posti esclusivamente per gli anticipi, che potranno essere effettuati solo dopo che la contrattazione in corso abbia definito le “professionalità e le modalità organizzative” necessarie. La generalizzazione della scuola dell’infanzia, pur nella stridente limitatezza di risorse, non è più un obiettivo della legge?
La tabella fornita, infine, raccoglie le richieste delle Direzioni Regionali ma non tiene conto dei posti già assegnati in diversi comuni. La stampa se ne è occupata, alla Camera si è svolta una interpellanza parlamentare ) in qualche Comune si sono aperte nuove sezioni ma l’Amministrazione scolastica non è in grado ( o non vuole) né informare sul numero dei posti concessi né sui criteri adottati, probabilmente perché non ce ne sono, a parte quello della discrezionalità e del peso attribuito a questo o quel parlamentare.
Rendere subito alle regioni i posti ( o le risorse) per rispondere alla diffusa richiesta di generalizzazione della scuola dell’infanzia è, per quanto ci riguarda, una priorità cui l’Amministrazione deve rispondere in fretta, lo chiedono tanti genitori che,in assenza di risposta dallo Stato, finiranno per rivolgersi alle scuole private. O forse è proprio questo l’obiettivo del Ministro?
Infine nessuna informazione è stata data, e sarebbe doverosa, sul numero dei bambini anticipatari iscritti alla scuola dell’infanzia nelle diverse regioni, né una stima del fabbisogno di generalizzazione richiesto.
Il secondo punto affrontato nella relazione del MIUR è stato quello dei posti di sostegno in deroga: abbiamo ascoltato una digressione sulla certificazione degli alunni, considerata, in alcune province, lacunosa e contraddittoria, al punto da aver convinto l’Amministrazione a costituire un collegio ispettivo che li controlli.
La FLC Cgil non ha potuto che ritenere inaccettabile il fatto che si neghi il principio della deroga, che avviene di fronte a richiesta documentata, in base al fatto che in qualche caso la certificazione è insufficiente o incompleta. Se ci sono errori, omissioni o leggerezze si perseguano, ma il diritto all’integrazione è inalienabile per ognuno dei ragazzi che arriva a scuola e va assicurato.
Inoltre ci piacerebbe sapere che cosa valuteranno gli ispettori, la correttezza formale della certificazione o la diagnosi?
Tutto qui l’incontro di oggi, richiesto un mese fa sugli organici del personale docente ed ATA non ha avuto nessuna informazione sul personale ATA, non sappiamo quanti posti sono stati attivati per la lingua straniera nella scuola elementare né quanti per la seconda lingua nella scuola media, né quanti sono i bimbi in anticipo nella scuola primaria….nulla.
In questo contesto è impossibile trovare soluzioni condivise, l’Amministrazione ha operato guidata da una sua logica, non amministrativa, ma assoggettata ai desiderata governativi. E la scuola è stata lasciata sempre più sola di fronte alle emergenze d’inizio anno scolastico.
RICHIESTA POSTI SCUOLA DELL’INFANZIA
A.S. 2004-2005
REGIONE |
n. richieste |
Abruzzo |
8 |
Basilicata |
|
Calabria |
5 |
Campania |
|
Emilia R. |
40 |
Friuli |
20 |
Lazio |
50 |
Liguria |
18 |
Lombardia |
60 |
Marche |
23 |
Molise |
|
Piemonte |
60 |
Puglia |
12 |
Sardegna |
4 |
Sicilia |
45 |
Toscana |
20 |
Umbria |
6 |
Veneto |
56 |
TOTALE |
427 |
Roma, 21 settembre 2004
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