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Per uscire dalla crisi occorre un cambio di visione: la FLC CGIL scende in campo

Comunicato stampa di Domenico Pantaleo, Segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL.

11/09/2012
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La FLC CGIL lancia una lunga fase di mobilitazione in tutti comparti della conoscenza contro le scelte del Governo Monti che stanno ulteriormente penalizzando scuola, università, ricerca e AFAM.

La spending review assesta un duro colpo al sistema di protezione sociale e ai diritti di cittadinanza. Si continua a  tagliare personale, si riducono i diritti, si licenziano i precari, si aumentano le tasse universitarie, si limita la contrattazione sui posti di lavoro, si colpisce la dignità del lavoro pubblico e si portano al collasso definitivo molti enti di ricerca.

Nei settori della conoscenza non s’intravede alcuna discontinuità rispetto alle politiche di privatizzazione dei saperi, alla messa in discussione del diritto allo studio e al peggioramento delle condizioni di lavoro. Il Ministro Profumo vuole bandire un concorso nella scuola, inutile e costoso, senza aver prima definito un piano di stabilizzazione per i precari iscritti nelle graduatorie ad esaurimento. Per fare cassa si trasferiscono forzosamente i docenti inidonei per motivi di salute e gli insegnati tecnico pratici sui posti amministrativi e tecnici licenziando circa 4.000 precari che negli ultimi dieci anni hanno garantito la funzionalità delle segreterie scolastiche.

Per uscire dalla crisi occorre un cambio di cambio di visione che parta dal riconoscimento del lavoro, del welfare, del sapere, dell’ambiente e della giustizia sociale. Il Welfare deve essere inteso come fattore di sviluppo e perciò bisogna tornare ad investire in istruzione e formazione. 

La riconquista del contratto nazionale, del diritto alla contrattazione, del rispetto dell’intesa sul lavoro pubblico e del ripristino degli scatti d’anzianità sono fondamentali rispetto alla perdita costante del potere d’acquisto dei salari a fronte di una inflazione sempre più alta.

La FLC CGIL è in campo per chiedere una radicale discontinuità al Governo e dare un chiaro segnale alle forze politiche che si candidano a governare il Paese.

Il 21 settembre, in tutte le città italiane, i lavoratori precari della conoscenza daranno vita a iniziative di mobilitazione  e il 22 parteciperanno alla manifestazione nazionale promossa dai coordinamenti.

Il 28 settembre i comparti università, ricerca e AFAM sciopereranno insieme alle categorie del pubblico impiego (parteciperanno allo sciopero del pubblico impiego proclamato dalle categorie) di CGIL e Uil.

Il 12 ottobre saremo con gli studenti che rivendicano il diritto ad una istruzione pubblica di qualità e garantita a tutti.

Il 20 ottobre la FLC CGIL organizza una grande manifestazione nazionale di tutti i comparti della conoscenza, con sciopero della scuola, su una piattaforma che mette insieme conoscenza, lavoro e diritti per ridare prima di tutto alle nuove generazioni la possibilità di uscire dalla disperazione della precarietà esistenziale.