Una iniziativa didattica e culturale che parte dalle scuole: un ponte con l’Africa
Un gruppo di scuole pubbliche che in questi ultimi anni si sono impegnate sui temi dell'interculturalità propone a tutte le scuole e a tutti i Collegi dei Docenti uno studio in tutte le discipline del “punto di vista dell’Africa”.
Riceviamo e volentieri pubblichiamo un appello alle scuole dalle scuole: il Mediterraneo non sia un baratro che divide ma un ponte che unisce.
Un gruppo di scuole pubbliche che in questi ultimi anni si sono impegnate sui temi dell'interculturalità propone a tutte le scuole e a tutti i Collegi dei Docenti uno studio in tutte le discipline del “punto di vista dell’Africa”.
La proposta concreta è quella di inserire nel PTOF e nei curricoli di studio, nella didattica ordinaria, una prospettiva orientata a studiare le relazioni tra l’Africa e l’Occidente, e ancor più a mettere a fuoco il vero volto dell’Africa. Accrescere la conoscenza dell’alterità offrirà l’occasione per approfondire la conoscenza di sé.
È evidente il grande valore didattico, culturale, storico, civile che l’iniziativa riveste.
Per questo la FLC CGIL, riconoscendosi nei valori che stanno alla base del progetto, soprattutto in un momento in cui razzismo, xenofobia, violenza, incultura e inciviltà sembrano essere diventate moneta corrente, aderisce all’appello e invita le scuole ad aderire a partire da settembre, all’inizio dell’anno scolastico.
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#learnmoreaboutAfrica – mozione per i Collegi dei Docenti
Il rapporto tra l’Africa e il mondo europeo e occidentale (compresa l’Italia) è stato contrassegnato, negli ultimi tre secoli, da una serie ininterrotta di atti aggressivi di prevaricazione e depredazione da parte di quest’ultimo: la tratta atlantica degli schiavi prima, il colonialismo e il neocolonialismo poi hanno condizionato fortemente la storia e lo sviluppo del continente e dei popoli africani. Oggi, in particolare, siamo di fronte a forti contraddizioni che, se da una parte testimoniano i segnali di un vero e proprio rinascimento africano in atto, dall’altra ci pongono davanti agli occhi drammatici conflitti armati e fenomeni migratori di massa.
Ciononostante, in Europa e in Italia si conosce e si parla molto poco dell’Africa. L’azione della scuola è stata ed è parziale, spesso insufficiente. I nostri curricoli di studio risentono ancora di quella visione eurocentrica del mondo che ha animato la politica colonialista del passato. Basti pensare alla nostra storiografia, come pure ai nostri programmi di storia dell’arte, di scienze, di musica, nei quali lo spazio riservato al mondo africano, ed extraeuropeo in genere, è estremamente marginale. Ciò priva, in tutto o in parte, i nostri studenti di un bagaglio di conoscenza che dovrebbe abbracciare realtà ben più ampie di quella europea e occidentale, oltre ad alimentare lo stereotipo che vuole l’intero continente e i popoli africani poveri e affamati, se non addirittura indolenti e incivili.
Eppure la scuola può svolgere un ruolo importante, contribuendo a dissipare i pregiudizi e la disinformazione che avvolgono l’Africa e la sua storia; a sviluppare una maggiore consapevolezza delle cause che sono all’origine dei fenomeni migratori e demografici dei nostri giorni; a mettere in luce la prospettiva di un possibile modello di sviluppo solidale, nell’interesse comune dei popoli.
Siamo un gruppo di scuole pubbliche che in questi ultimi anni si sono impegnate sui temi dell'interculturalità; proponiamo a tutte le scuole e a tutti i Collegi dei Docenti, per il prossimo anno scolastico, di inserire nel PTOF e nei curricoli di studio di tutte le discipline il “punto di vista dell’Africa”; ciò può essere fatto sviluppando specifici progetti didattici, ma soprattutto inserendo nella didattica ordinaria una prospettiva orientata a studiare le relazioni tra l’Africa e l’Occidente, e ancor più a mettere a fuoco il vero volto dell’Africa. Accrescere la conoscenza dell’alterità offrirà l’occasione per approfondire la conoscenza di sé. La scuola potrà così contribuire a far sì che il Mediterraneo non diventi il baratro che ci divide, ma il ponte che ci unisce.
Abbiamo inoltre intenzione di costituire un network tra le scuole che vorranno aderire per raccogliere, condividere e diffondere le esperienze didattiche che si svilupperanno e segnalare eventuali risorse e competenze specifiche disponibili; invitiamo pertanto le scuole che intendono aderire a comunicarcelo compilando un modulo online, raggiungibile al seguente link:
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