Uguaglianza, democrazia e diritto allo studio, se ne discute a Roma
L’occasione sarà la presentazione del libro “Per la scuola di tutti. Breve storia della scuola italiana” di Giorgio Mele, edito da Ediesse.
Il 24 settembre 2014 a Roma verrà presentato il libro di Giorgio Mele “Per la scuola di tutti. Breve storia della scuola italiana” pubblicato dalla casa editrice Ediesse. L’incontro si terrà alle ore 17.30 presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea, Palazzo Mattei di Giove, Via Michelagelo Caetani, 32.
Insieme all’autore saranno presenti Marco Rossi Doria, insegnante, esperto di politiche educative di inclusione, Simonetta Salacone, dipartimento Saperi SEL, Alba Sasso, Assessore al Diritto allo studio e formazione della Regione Puglia. Coordina la discussione Gianna Fregonara, giornalista del Corriere della sera.
Breve presentazione del libro
Attraverso la storia della più grande istituzione culturale del nostro paese Giorgio Mele ci ricorda che senza uguaglianza non esiste né la democrazia né un vero diritto allo studio, per tutti. La crisi sociale ed economica ha fatto si che la scuola di e per tutti sancita dalla nostra Costituzione non sia più un valore universalmente condiviso. Perché? Perché in epoca di crisi i diritti “costano” e la spesa pubblica va contenuta. E allora diventa di fondamentale importanza rimettere in campo un disegno alto di difesa e sviluppo del diritto all’istruzione. Oggi, più che mai, tutti devono raggiungere un livello di istruzione elevato, per ricostruire legami e dinamiche che stanno alla base della coesione sociale, per ripristinare principi ed etica nei comportamenti pubblici e privati, per affermare il benessere dei singoli e della collettività. Vai alla scheda.
Pagine 200, prezzo 13,00 euro.
Giorgio Mele è autore di saggi sulla filosofia italiana e francese del ’900. Collaboratore della rivista «Critica Marxista» e del Centro per la Riforma dello Stato, si è occupato a lungo dei temi della scuola e della formazione, anche come componente della Commissione Istruzione del Senato nella XIII e nella XV legislatura.