Sciopero dei migranti in Italia, la FLC Cgil condivide e sostiene le ragioni della mobilitazione
Dal 1 al 21 marzo 2010 la campagna antirazzista promossa dalla CGIL, insieme ad altre organizzazioni.
Oggi primo marzo si svolgerà lo sciopero dei migranti in Italia, promosso in modo spontaneo sul web e che ha visto in pochissimo tempo il consenso di decine di migliaia di persone e l'adesione di un vastissimo numero di associazioni che operano nel campo del sociale e dell'immigrazione.
Le ragioni della mobilitazione, accelerata dagli sconvolgenti fatti di Rosarno, non possono che essere condivise e sostenute dalla CGIL.
L'apporto dei migranti è determinante non solo per la tenuta ed il funzionamento della nostra società dal punto di vista economico, ma anche perché la presenza e la contaminazione con culture diverse stimola e favorisce l'allargamento degli orizzonti e la comprensione dei fenomeni sociali.
Le politiche del Governo sull'immigrazione sono state fallimentari e incostituzionali e hanno finito per agevolare la nascita e la diffusione di fenomeni di razzismo.
Questi elementi, che devono essere al centro di una vasta e prolungata campagna di informazione e sensibilizzazione dell'opinione pubblica del nostro paese, vedono un terreno prioritario di intervento nei settori della conoscenza, cioè nei luoghi in cui si forma la coscienza di una cittadinanza attiva e responsabile delle nuove generazioni.
La FLC Cgil da anni ha dato priorità al tema della importante presenza nelle scuole di alunni privi di cittadinanza italiana, sia diffondendo cultura e strumenti per la tutela dei diritti universali garantiti dalla Costituzione, sia individuando nel tema dell'intercultura uno degli assi su cui sviluppare gli interventi di ridefinizione degli assetti curriculari dei diversi ordini e gradi di scuola.
Tra i contenuti dello sciopero generale del 12 marzo, ( la scuola e l'AFAM aderiscono per l'intera giornata, tutti gli altri comparti con quattro ore - come deciso dalla CGIL - a fine turno), sono incluse le tematiche dell'accoglienza, dell'inclusività e della laicità delle istituzioni formative. In questo ambito rientra anche la nostra contrarietà e la nostra lotta contro l'introduzione del tetto del 30% alla presenza, nelle classi scolastiche, di alunni privi di cittadinanza; una misura che riteniamo demagogica, ideologica, fuorviante e razzista; una proposta che invece di favorire processi di carattere interculturale, li ostacola, li respinge e provoca lo sviluppo di culture xenofobe.
Occorre invece tornare ad investire su progetti che consentano una reale processo di inclusività ed accoglienza nelle scuole, estendendo le tante buone pratiche messe in campo in molti territori e che rischiano di essere cancellate per effetto dei tagli pesantissimi di risorse.
La FLC sostiene con tutte le proprie strutture la campagna antirazzista promossa dalla CGIL, insieme ad altre organizzazioni, che si terrà dal 1 al 21 marzo, giornata internazionale contro il razzismo promossa dall'ONU.
Roma, 1 marzo 2010
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