Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro: no alla deregulation
Come annunciato il Consiglio dei Ministri nella seduta di ieri ha dato il via libera allo schema di Testo Unico sulla sicurezza
Come annunciato il Consiglio dei Ministri nella seduta di ieri ha dato il via libera allo schema di Testo Unico sulla sicurezza. Ora lo schema di decreto seguirà il suo iter: negoziato con le parti sociali (forse), Conferenza Stato Regioni, Parlamento per essere poi varato in via definitiva da un secondo Consiglio dei Ministri in primavera.
Il giudizio di CGIL CISL e UIL sulla schema di Testo Unico è estremamente negativo - nel comunicato stampa del 18 novembre u.s. vengono chiaramente messe in evidenza le ragioni di una netta contrarietà al progetto del Governo - perché si muove all’insegna della deregulation e della depenalizzazione che, nella sostanza, deresponsabilizza i datori di lavoro e indebolisce le tutele, costituzionalmente garantite, dei lavoratori.
Se il progetto del Governo dovesse andare in porto ci troveremo di fronte, non solo davanti ad un complesso di norme in aperta contraddizione con le direttive europee, ma alla reale minaccia di scardinamento della coesione sociale del Paese.
Del resto la via alla deregulation anche in tema di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, annunciata con la specifica legge delega n. 229/2003 e ampiamente osteggiata dal sindacato confederale che ne aveva chiesto il ritiro, si muove nella stessa logica, con la stessa filosofia e con gli stessi obiettivi delle altre deleghe al Governo su lavoro, scuola, previdenza ecc.: ridurre l’orizzonte dei diritti e delle tutele dei lavoratori a favore delle imprese puntando sulla competitività al ribasso a danno della qualità.
Ricetta questa cara ad una destra “nostrana” incapace di far uscire il nostro Paese dalla profonda crisi economica cui è stato relegato a seguito delle scelte politiche ed economiche sbagliate di questo Governo. Altro che opposizione ideologica del sindacato confederale!
Con il varo da parte del Consiglio dei Ministri dello schema di Testo Unico, il Governo ha aperto di fatto un nuovo e preoccupante fronte all’interno dello scontro più generale con il movimento sindacale e progressista.
CGIL CISL e UIL ritengono che è possibile battere la politica di deregulation messa in atto dal Governo attraverso la mobilitazione del mondo del lavoro anche sui temi della salute e della sicurezza per sollecitare Regioni, Parlamento e opinione pubblica affinché si giunga ad una normativa in grado di garantire la tutela di tutti i lavoratori, dipendenti e non, da parte non solo delle realtà produttive private, ma anche di quegli ambienti pubblici di studio e di lavoro che sono ancora in grave ritardo rispetto alle norme di sicurezza.
Lo sviluppo democratico, civile ed economico di un paese non può non prescindere dalla reale tutela della salute e della sicurezza nel lavoro e del lavoro.
Roma, 19 novembre 2004