Rafforzato il ruolo del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
I Ministeri del Lavoro, della Sanità, la Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome hanno emanato una direttiva congiunta in tema di sicurezza sul lavoro
I Ministeri del Lavoro, della Sanità, la Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome hanno emanato, a seguito degli impegni assunti con "Carta 2000", una direttiva congiunta in tema di sicurezza sul lavoro in cui vengono individuate le linee guida per adeguare l’Italia ai parametri europei alfine di ridurre gli infortuni sul lavoro, le malattie professionali ed il loro costo sociale.
In particolare la direttiva ha lo scopo, coerentemente con quanto disposto dal D.Lgs.626/94, di rafforzare il ruolo del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza anche mediante un suo attivo coinvolgimento durante le attività ispettive nei luoghi di lavoro da parte degli organismi preposti alla vigilanza.
Per realizzare tale obiettivo la direttiva impone che il personale di vigilanza, prima e durante l’attività ispettiva, è tenuto non solo a chiedere al RLS notizie precise e dettagliate sulla situazione di rischio presenti nel luogo di lavoro, ma a renderlo partecipe delle irregolarità rilevate consegnandogli copia del verbale ispettivo.
Infatti solo attraverso una partecipazione attiva dei lavoratori, mediante proprie rappresentanze, è possibile garantire un’azione prevenzionistica più incisa e efficace, in quanto il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza può fornire un contributo prezioso e notizie più puntuali sulla effettiva situazione di rischio presente in un determinato luogo di lavoro.
In coerenza con quanto appena ricordato la direttiva ribadisce la centralità della formazione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza che deve, non solo riguardare la normativa in generale, ma gli aspetti specifici in relazione ai rischi presenti nel proprio ambito di rappresentanza assicurandogli, così, le nozioni indispensabili sulle principali tecniche di controllo e prevenzione dei rischi stessi.
In un quadro di riferimento come quello della scuola, la direttiva in questione assume un significato importante in quanto impone ai datori di lavoro l’obbligo di formare, anche in maniera specifica, i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza in relazione alla effettiva presenza dei rischi nel posto di lavoro. Ciò significa che gran parte delle attuali iniziative formative nella scuola devono essere riviste e arricchite con contenuti specifici. Imporre questo nuovo terreno sarà compito sia dell’Osservatorio Nazionale recentemente costituto sia degli Organismi paritetici territoriali previsti dall’articolo 59 del contratto collettiva nazionale integrativo.