Precari Università e Ricerca: riconosciuto il diritto a votare ed essere votati nelle elezioni per le RSU per i titolari di contratto a Tempo Determinato
Sottoscritto il 23 luglio 2007 all’ARAN un importante accordo con i sindacati che riconosce il diritto al voto dei precari stabilizzandi di Università e Ricerca
Alle prossime elezioni per le Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU) dell’Università e della Ricerca hanno diritto a votare ed essere votati anche i lavoratori precari assunti con contratto a Tempo Determinato, soggetti a procedure di stabilizzazione.
E’ quanto stabilito nell’Accordo sottoscritto il 23 luglio all’ARAN dalle Organizzazioni sindacali confederali e da buona parte di altre sigle, che finalmente riconosce un diritto importante a lavoratori da anni occupati presso le pubbliche amministrazioni nelle Università e negli Enti di Ricerca, e che finora erano esclusi dal diritto a partecipare a decisioni che maturano nei singoli posti di lavoro e che li riguardano.
La novità rilevante dell’Accordo consiste nel riconoscimento non solo dell’elettorato attivo (diritto a votare) ma anche di quello passivo (essere votati), assente nel comparto Scuola, fino a ieri l’unico a riconoscere l’elettorato attivo agli incaricati annuali.
Ma anche per la Scuola l’Accordo sottoscritto ieri prevede la verifica delle condizioni per l’estensione dell’elettorato passivo ai dipendenti assunti a tempo determinato, prima delle prossime elezioni delle RSU.
In base a quanto stabilito dall’Accordo, si assottigliano le differenze fra lavoratori occupati presso la stessa amministrazione, in un cammino che traguarda da una parte alla stabilizzazione di quelli assunti con contratto a termine e dall’altra all’estensione degli stessi diritti a chi nel frattempo vive una condizione di precarietà di rapporto di lavoro ma non più di diritti.
Per la FLC Cgil l’Accordo è l’esito di un impegno assunto da tempo per il quale, insieme alla Confederazione, abbiamo lavorato con costanza e tenacia, convinti che fosse giunto il tempo del riconoscimento dei diritti a tutti i lavoratori, a prescindere dalla tipologia di rapporto di lavoro con cui si è assunti.
Di questo continuiamo ad essere fortemente convinti e per questo, mentre esprimiamo soddisfazione per questo risultato, siamo impegnati ad estendere i diritti riconosciuti ai titolari di contratto a Tempo Determinato a tutti gli altri lavoratori precari, ingiustamente esclusi dalle procedure di stabilizzazione.
In tal senso, unitariamente abbiamo lanciato una campagna di mobilitazione con l’Appello che chiede che la Finanziaria 2008 intervenga a sanare tale discriminazione e riconosca gli stessi diritti a chi, non per sua scelta, oggi lavora con tipologie contrattuali diverse.
Roma, 25 luglio 2007