La CGIL verso la giornata nazionale contro la precarietà
Presidi, cortei e azioni in luoghi simbolo sono previsti per giovedì 10 maggio in tutta Italia. Per la CGIL la riforma del mercato del lavoro "tradisce le tante promesse rivolte ai giovani e ai precari".
Da www.cgil.it
"Il testo della riforma tradisce le tante promesse rivolte ai giovani e ai precari e i piccoli passi in avanti non sono certo sufficienti ad affrontare i problemi principali del mercato del lavoro". Così la CGIL rilancia la giornata nazionale di mobilitazione contro la precarietà indetta per giovedì 10 maggio dal Comitato Direttivo della Confederazione. Un'importante iniziativa di protesta che si articolerà, con numerosi presidi, cortei e 'azioni' in luoghi simbolo, su tutto il territorio nazionale a livello provinciale o regionale.
La giornata del 10 maggio si inserisce nel percorso di mobilitazione già avviato dalla CGIL contro la riforma del mercato del lavoro. Una giornata, spiega il Segretario Confederale della CGIL, Vera Lamonica, "per dare visibilità alle nostre istanze e rendere protagonisti i giovani e i precari e per far emergere la strumentalità con cui il Governo ha agitato la contrapposizione tra garantiti e non garantiti".
Il Governo, secondo la CGIL, dopo essersi presentato come "paladino dei giovani, della riduzione della precarietà e dell’universalità degli ammortizzatori sociali", ha prodotto un disegno di legge che "tradisce quegli obiettivi" e nel quale, precisa Lamonica: "non si riducono le tipologie contrattuali, non si contrasta con efficacia l'abuso di contratti precari, si scarica il maggior costo contributivo su collaboratori a progetto e partite iva, non si rendono effettivamente universali gli ammortizzatori sociali". Per questo la CGIL invita tutti e tutte a scendere in piazza il 10 maggio perché il lavoro è dignità, regole e diritti.
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