Domenico Pantaleo riconfermato alla guida del nostro sindacato
Concluso il 2° Congresso nazionale della FLC CGIL che si è svolto dal 14 al 17 aprile 2010 a San Benedetto del Tronto. Il nuovo Comitato Direttivo Nazionale rinnova l'incarico di segretario generale della nostra categoria a Domenico Pantaleo. Tutti gli approfondimenti su https://congresso.flcgil.it
Come largamente previsto, il nuovo direttivo ha confermato nella giornata conclusiva del 2° Congresso della FLC CGIL , che si è tenuto al Palarivera di San Benedetto del Tronto, Domenico Pantaleo come segretario generale del sindacato della conoscenza della Cgil.
Poco prima della votazione, la fase della discussione era stata chiusa dall'intervento del segretario confederale della Cgil Agostino Megale.
Dopo aver ribadito la solidarietà a Emergency, Megale ha detto che la discussione del congresso della FLC CGIL è stata vera, bella, impegnata e ha fornito tante indicazioni utili per la politica di tutta la Cgil, richiamando il valore confederale del lavoro dei settori della conoscenza. Ha trovato oltremodo interessanti anche i momenti a latere del congresso, come la lezione di Nicola Colaianni sulla Costituzione, l'incontro con Tullio De Mauro, le tavole rotonde sulla contrattazione e sul federalismo, anch'essi importanti contributi al dibattito.
La difesa della Costituzione è un tema centrale per la Cgil che sarà rilanciato anche al Congresso confederale con l'obiettivo di allargare il fronte di chi non vuole indietreggiare sui principi e sull'impianto democratico scritto nella Carta fondamentale.
Entrando nel merito della discussione congressuale della FLC CGIL, Megale ha garantito l'appoggio pieno della Confederazione affinché si tengano davvero le elezioni delle Rsu in autunno. Anche perché la Cgil si batte per un sistema di regole della rappresentanza sindacale che si basi su una certificazione chiara e trasparente.
Il segretario confederale ha poi voluto chiarire l'importanza che gli investimenti in conoscenza rappresentano per costruire un progetto paese: un rilancio del sistema conoscenza è il motore fondamentale anche per dare un futuro ai giovani. Dentro questo progetto va valorizzato il lavoro stabile e qualificato, superando il precariato.
Citando un recente lavoro dell' Ires Cgil, Megale ha detto che c'è un nesso profondo tra la dispersione scolastica (in Italia altissima, coinvolge il 19% dei giovani in età scolare), bassa formazione di base e sfruttamento dei minori, disoccupazione e aumento della povertà. Viceversa un aumento della spesa in conoscenza, come propone la FLC, porterebbe a un aumento del Pil. Alternativa sociale è alternativa culturale vanno di pari passo.
La crisi è stata causata dalle politiche neoliberiste e dall'aumento della disuguaglianza. Gli anni del liberismo e della deregulation hanno fatto sì che i ricchi sono diventati più ricchi e i poveri più poveri. In Italia, nel 2009, il reddito disponibile delle famiglie è sceso di 2 punti. 7 milioni di lavoratori guadagnano meno di 1.000 euro al mese. A questa "povertà" si aggiunge la perdita di oltre 700mila posti lavoro e la prospettiva di un aumento della disoccupazione. Il governo in 2 anni ha mandato in fumo 38 miliardi dell'avanzo realizzato dal governo Prodi e ha aumentato il debito, portando l'Italia nei paesi a rischio, i cosiddetti Pigs, di questo si avrà purtroppo conferma nella prossima legge finanziaria.
Sul federalismo la posizione della Cgil è che non sia una moltiplicazione dei centri potere e uno spreco di risorse: i diritti e la qualità delle prestazioni, inoltre, dovranno essere garantiti allo stesso modo al nord come al sud.
Sui rapporti unitari, Megale ha sottolineato il fallimento degli accordi separati, mentre laddove sono stati firmati contratti unitari, come in molti settori dell'industria e del terziario, si è garantito il potere d'acquisto delle retribuzioni andando oltre l'accordo separato sul modello contrattuale. I rapporti unitari vanno ricostruiti, sapendo che ogni obiettivo raggiunto non è per sempre e che bisogna lavorare affinché le idee giuste prevalgano su quelle sbagliate. La Cgil ha un punto fermo: tutti gli accordi, unitari o separati che siano, vanno validati dal voto dei lavoratori.
Un altro fronte sul quale la Cgil darà battaglia è la proposta del governo di stravolgere il diritto del lavoro negando al lavoratore il diritto di rivolgersi al giudice nel caso ritenga di subire un'ingiustizia. Quel disegno di legge è incostituzionale.
Riferendosi poi alla crisi del sistema dei partiti, Megale ha richiamato il centro-sinistra a riflettere sul fatto che spesso non intercetta il voto di lavoratori iscritti alla Cgil, mentre farebbe bene a radicarsi di più nel mondo del lavoro e capirne le ragioni e le istanze. E lo ha invitato a riflettere, a rinnovarsi e a radicarsi, citando le tre "R" di Reichlin.
Infine, ha richiamato l'importanza dell'unità e della solidarietà interna in Cgil.
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