Documento dei Direttivi Nazionali congiunti sui rinnovi contrattuali dell'11 marzo 2004
Il documento dei Comitati Direttivi SNS e SNUR
I Comitati Direttivi SNS e SNUR, riuniti a Roma il giorno 11 marzo 2004, in seduta congiunta, presso il Centro Congressi Cavour,
denunciano il gravissimo ritardo relativo ai rinnovi contrattuali dei comparti Università, Ricerca, AFAM, ENEA e della dirigenza scolastica, ormai scaduti dal 31 dicembre 2001.
In particolare i CDN ritengono grave il comportamento pretestuoso della Presidenza del Consiglio dei Ministri che da mesi non emana l’atto di indirizzo per il rinnovo del CCNL del Comparto Università. Altrettanto grave è l’atteggiamento della CRUI che ha negato il pagamento dell’indennità di vacanza contrattuale
I CDN valutano altre preoccupante il quadro entro cui sarà avviato, con estremo ritardo, il rinnovo dei contratti del comparto Ricerca. L’intervento legislativo che inserisce i ricercatori ed i tecnologi degli Enti nell’area della dirigenza, fa venir meno l’unitarietà dei lavoratori del comparto, e rischia di accumulare ulteriori ritardi nell’avvio del negoziato.
L’ENEA si trova in una delicata fase di riorganizzazione; e solo da poco, dopo un lungo periodo di commissariamento, si sono insediati i nuovi vertici (Presidente, CdA e Revisori dei conti). Il recente Decreto di riforma (n. 257 del settembre 2003) prefigura uno scenario contrattuale sul modello di comparto ai sensi del D.Lg/vo 165/2001. Ci sono ora le condizioni perché emani l’atto di indirizzo per il rinnovo contrattuale 2002-2005 e si avvii così il negoziato.
Il comparto AFAM, di recente formazione, è ancora legato al precedente contratto della scuola ormai scaduto nel dicembre 2001. Il Governo ha emanato l’atto di indirizzo senza prevedere fondi adeguati per il contratto e l’ARAN ha presentato una prima bozza di articolato considerata inaccettabile da tutte le sigle sindacali. I CDN sollecitano l’ARAN a formulare una nuova proposta e il Governo ad assumere un impegno preciso a reperire i fondi indispensabili alla qualificazione del comparto e all’attuazione della riforma di queste istituzioni come previsto dalla legge 508/99 i cui decreti attuativi non sono ancora stati emanati. La riforma non può essere fatta senza regole, a costo zero, o peggio fidando sulla precarietà e sul volontariato degli addetti.
I CDN denunciano altresì che anche il contratto di lavoro dei dirigenti scolastici è scaduto dal 31 dicembre 2001. Il Governo non ha ancora predisposto l’avvio del confronto per definire i comparti contrattuali, non ha emanato l’atto di indirizzo per l’avvio della trattativa, né sono state individuate le risorse economiche necessarie.
La mobilitazione generale del 26 marzo indetta da Cgil Cisl Uil contro la politica antisociale del governo ha posto tra le ragioni centrali dello sciopero l’individuazione delle risorse necessarie per il rinnovo dei contratti dei lavoratori pubblici. I Comitati direttivi nazionali ritengono questa una condizione necessaria per i lavoratori della Scuola, dell’Università, dell’AFAM e della Ricerca per aprire e chiudere positivamente tutte le pendenze contrattuali. Solo in questo ambito sarà possibile affrontare concretamente sia le questioni salariali sia quelle relative all’organizzazione del lavoro.
Roma, 16 marzo 2004