Decreto sicurezza approvato al Senato: diritti civili negati dietro la parola sicurezza
La FLC e la CGIL continueranno ad opporsi a questa nuova barbarie razzista e xenofoba.
Il 2 luglio si è concluso l'iter parlamentare al Senato del decreto sicurezza che introduce norme discriminatorie e xenofobe nel nostro paese, un paese che ha vissuto sulla propria pelle l'onta delle leggi razziali e di cui sembra essersi scordato.
E' arrivato così a compimento un processo di profonda mutazione culturale costruito sulle paure indotte nella popolazione e che ha fatto dello slogan "tolleranza zero" il cavallo di battaglia del governo di centro-destra.
Una parola d'ordine che è servita a distogliere l'attenzione dalla incapacità governativa ad affrontare la grave crisi economica, finanziaria e sociale del nostro paese.
Se la "tolleranza zero" fosse stata effettivamente rivolta contro l'illegalità, saremmo stati d'accordo. Il Parlamento ha approvato una legge che invece propugna la “tolleranza zero verso i diritti universali delle persone”, garantiti dalla Costituzione e da tutte le Convenzioni internazionali
Condividiamo pienamente l'iniziativa della CGIL che, insieme a tante altre associazioni, si sta adoperando affinché il testo della legge possa essere modificato nelle sue parti più odiose, quelle che negano diritti elementari ai più deboli.
Dal canto nostro moltiplicheremo gli sforzi per opporci a questa nuova barbarie razzista e xenofoba e rinnoviamo a tutti i lavoratori della scuola l'invito a sottoscrivere l'appello "Noi educhiamo, non denunciamo", che purtroppo continua ad essere di estrema attualità.
Roma, 4 luglio 2009
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