9 aprile, "Il nostro tempo è adesso": l'adesione della FLC CGIL
Non è più tempo solo di resistere, ma di passare all'azione. Il 9 aprile tutte e tutti in piazza.
Non c'è più tempo per l'attesa. Per le nuove generazioni è arrivato il tempo di alzare la voce, sono la grande risorsa di questo Paese. Senza di loro decine di migliaia di scuole, di università e di istituti di ricerca non saprebbero più a chi chiedere braccia e cervello. Su di loro oggi si scaricano i costi della crisi, il nostro paese li spreme e li abbandona allo stesso tempo.
Sono una generazione precaria in modo stabile: senza lavoro, sottopagati o costretti al lavoro invisibile e gratuito. La precarietà per loro si fa vita, si fa quotidiana mancanza di diritti. Non sono più disposti a vivere in un paese così profondamente ingiusto. Lo scenario delle aspettative tradite, delle fughe all'estero per cercare opportunità e garanzie che in Italia non esistono, non è più tollerabile. Come non sono più sopportabili i privilegi e le disuguaglianze che impediscono la liberazione delle tante potenzialità sprecate. Non è più tempo solo di resistere, ma di passare all'azione, un'azione comune, perché ormai si è infranta l'illusione della salvezza individuale. Vogliamo un altro paese. Pretendiamo un paese che permetta a tutti di studiare, di lavorare, di progettare il proprio futuro. Un paese nuovo che investa sulla ricerca, che valorizzi i talenti e la motivazione, che sostenga economicamente chi perde il lavoro, chi lo cerca e chi non lo trova, chi vuole scommettere su idee nuove e ambiziose, chi vuole formarsi in autonomia.
Per vivere e non solo sopravvivere, per stare insieme e non da soli, il 9 aprile questa generazione sarà in piazza, in tutta l'Italia, per riprendersi il tempo oggi, il futuro domani.
La FLC CGIL naturalmente sarà al loro fianco.
"Il nostro tempo è adesso, la vita non aspetta": per saperne di più
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