Edilizia scolastica: ecco il piano Renzi
Dopo un lungo periodo di preoccupante silenzio e di sottovalutazione dell’emergenza edilizia scolastica da parte dei precedenti governi, finalmente si riparte.
Il piano del Governo per l’edilizia scolastica prende il via. Nell’arco del biennio 2014/2015 dovremmo avere scuole più belle, più nuove e più sicure. Questo è quanto annunciato dal Governo nel comunicato stampa del 4 luglio scorso che da così seguito al discorso di fiducia pronunciato alle Camere da Matteo Renzi il 24 febbraio scorso, in occasione del suo insediamento alla Presidenza del Consiglio.
Il piano composto da tre principali filoni prevede uno stanziamento di risorse per investimenti pari a 1.094.000.000 di euro. Sono interessati 20.845 edifici scolastici dove operano e studiano oltre quattro milioni di studenti, ovvero circa la metà degli alunni che frequentano la scuola statale italiana. Per raggiungere un tale obiettivo è stata predisposta una specifica Unità di missione istituita dalla Presidenza del Consiglio in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, l’Università e la Ricerca per mettere in sicurezza le strutture scolastiche.
Nel dettaglio il piano prevede tre filoni principali di intervento così ripartiti:
- 450 milioni di euro per piccola manutenzione, decoro e ripristino funzionale; sono coinvolti 17.961 edifici scolastici;
- 400 milioni di euro per la messa in sicurezza, rimozione amianto e rimozione barriere architettoniche per 2.480 edifici scolastici;
- 244 milioni di euro per un primo sblocco del Patto di Stabilità e immediatamente cantierabili per la costruzione di 404 nuove scuole.
Si tratta di una prima serie di interventi che invertono drasticamente la tendenza degli ultimi anni tutta tesa a negare di fatto un’emergenza storica largamente sottaciuta e volutamente dimenticata dai precedenti governi. Si tratta, altresì, di una prima risposta che non sarà certo esaustiva per sanare quell’endemica emergenza che da anni caratterizza le nostre scuole.
Quello che la FLC CGIL auspica, come pure tutto il mondo della scuola, è che questa volta non finisca qui e che a cominciare dai futuri documenti di Economia e Finanza (DEF) vengano rifinanziate, in una prospettiva di programmazione pluriennale, gli interventi necessari per mettere definitivamente a norma e in sicurezza tutti gli edifici destinati ad uso scolastico. Solo così potremmo garantire agli studenti, al personale che vi opera e alle loro famiglie non solo una scuola più sicura ma più adeguata alle sfide che ci attendono.
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