Fondo Espero: le risorse ci sono
Nelle ultime settimane, riprendendo le dichiarazioni del ministro Maroni sulla mancata copertura nella legge finanziaria degli oneri per la previdenza completare
Nelle ultime settimane, riprendendo le dichiarazioni del ministro Maroni sulla mancata copertura nella legge finanziaria degli oneri per la previdenza completare, alcuni organi di stampa hanno accreditato la tesi che sarebbero state decurtate le risorse destinate al Fondo Espero, il fondo di previdenza completare dei lavoratori della scuola che ha da poco iniziato la raccolta delle adesioni.
E’ comprensibile che queste notizie abbiano generato allarme in quanti stanno valutando l’opportunità di sottoscrivere l’adesione o la hanno già sottoscritta, ma è bene precisare che si tratta di notizie del tutto infondate.
Le lamentele di Maroni riguardano infatti il mancato finanziamento delle misure compensative da destinare alle imprese per lo smobilizzo del TFR.
In sostanza, attualmente le imprese trattengono il TFR accantonato che verrà erogato a ciascun lavoratore di quella determinata azienda al momento della cessazione del rapporto di lavoro, utilizzandolo di fatto come una fonte di finanziamento. L’applicazione della legge delega di riforma del sistema previdenziale farà si che, almeno nelle previsioni del governo, gran parte di queste risorse non saranno più disponibili per le aziende, dovendo essere destinate alla previdenza complementare. Da qui la necessità di sostenere le imprese con agevolazioni creditizie e fiscalizzazione di alcuni oneri.
Sono questi e solo questi gli interventi che sono rimasti privi di finanziamento.
Per quanto riguarda il Fondo Espero, invece, le risorse che finanziano alcune voci di spesa a carico dell’amministrazione pubblica sono garantite da varie fonti legislative che, a partire dal 1998, hanno stanziato i fondi necessari per l’avvio e il funzionamento a regime della previdenza complementare nel pubblico impiego.
Oltretutto, gli atti che codificano gli obblighi finanziari a carico del datore di lavoro sono di natura negoziale, con tutto ciò che ne consegue anche in termini di esigibilità.
Per un analisi puntuale delle disposizioni legislative cui abbiamo accennato rimandiamo ad una nota dello stesso Fondo Espero
Roma, 17 gennaio 2005
Servizi e comunicazioni
I più letti
- Gravissimo atto di censura politica nei confronti di Raimo
- CON/CITTADINANZE – Insieme è meglio, anche a scuola: seminario il 14 novembre
- Legge di bilancio 2025: gli emendamenti proposti dalla FLC CGIL per l’università e la ricerca
- DDL semplificazioni: una pericolosa delega in bianco al Governo per intervenire sui settori della conoscenza